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Roma. Casalinga colta da malore. Chiede aiuto a un barista e viene brutalmente violentata

Nella foto, in alto: quartiere africano a Roma

Nella vivace cornice di viale Eritrea, nel cuore del quartiere Africano a Roma, un episodio drammatico ha sconvolto la serata, del 30 maggio 2025, di una tranquilla casalinga di 48 anni. Quella che sembrava una semplice passeggiata nel tardo pomeriggio nel rinomato viale dello shopping si è trasformata in un incubo indimenticabile. Era circa le sette di sera, un orario in cui la strada pullula di vita, con persone che si affrettano verso casa e clienti che si godono l’aperitivo ai tavolini dei numerosi bar. In uno di questi locali, noto punto di ritrovo della zona, una donna ha vissuto momenti di indicibile angoscia. Colpita da un leggero malore che le ha fatto perdere l’equilibrio, mai avrebbe immaginato che il giovane barista di 28 anni, apparentemente premuroso, si sarebbe rivelato il suo aggressore.

L’uomo ha condotto la donna nel seminterrato del locale, lontano dagli occhi indiscreti dei passanti, dove la situazione è degenerata. Per oltre un’ora, la donna è stata brutalmente picchiata, bendata e violentata dall’uomo. Nonostante la brutalità dell’assalto, la vittima è riuscita, con incredibile coraggio, a fuggire e a chiedere aiuto. La chiamata al 112 ha mobilitato prontamente una pattuglia dei Carabinieri, i quali, giunti sul luogo, hanno arrestato il giovane barista, trasferendolo al carcere di Regina Coeli. Nel frattempo, la vittima, sebbene traumatizzata, ha rifiutato il trasporto in ospedale, scegliendo di ricevere le cure sul posto.

Nella foto, in alto: donna terrorizzata

L’accaduto ha sollevato un’ondata di indignazione e sconcerto, non solo tra gli abitanti del quartiere Africano, ma in tutta la città. Le indagini condotte dalle forze dell’ordine sono ora in corso per chiarire i dettagli dell’orribile crimine e assicurare alla giustizia il colpevole. Questo tragico evento ci ricorda purtroppo quanto sia importante mantenere alta la vigilanza e offrire supporto a chiunque possa trovarsi in situazioni di vulnerabilità, soprattutto in ambienti inaspettatamente pericolosi come quello vissuto dalla vittima.

Thomas Luigi Mastroianni

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