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“Oh, oh! Mi è semblato di vedele un ladlo!” Difendiamoci col Wilding!

L’autodifesa femminile è un semplice metodo per acquisire sicurezza e padronanza di sé. Il Wilding è un perfetto corso di difesa personale femminile perché insegna a gestire al meglio sia le situazioni della vita di tutti i giorni, sia quelle di pericolo, come per esempio un’aggressione in strada.  Scopriamo perché l’autodifesa femminile da strada è fondamentale durante un’emergenza. L’autodifesa femminile è un semplice metodo per acquisire sicurezza e padronanza di sé. Il Wilding è un perfetto corso di difesa personale femminile perché insegna a gestire al meglio sia le situazioni della vita di tutti i giorni, sia quelle di pericolo, come per esempio un’aggressione in strada.  Scopriamo perché l’autodifesa femminile da strada è fondamentale durante un’emergenza.

Autodifesa femminile: sulla buona strada per la sicurezza personale.

Nella foto, in alto: di solito l'aggressore è una persona che si conosce
Nella foto, in alto: di solito l’aggressore è una persona che si conosce

Il 31,9 % delle donne italiane tra i 16 e i 70 anni hanno subito violenza da un uomo; in Lombardia la percentuale sale al  34,8%.   La maggior parte delle aggressioni dunque avviene da parte di qualcuno che si conosce, ma può succedere di essere infastidite da uno sconosciuto in strada o in un luogo pubblico. Di giorno o di sera, mettendo nel portabagagli la spesa nel parcheggio del supermercato, o mentre si cercano le chiavi in borsa. Magari dopo un aperitivo, o dopo il cinema con le amiche, mentre si sta camminando verso la macchina o si è in cerca di un taxi.

Le borsettate non servono: il linguaggio del corpo è la prima autodifesa.

Nella foto, in alto: un atteggiamento deciso comunica all'aggressore che on sarà facile avere la meglio
Nella foto, in alto: un atteggiamento deciso comunica all’aggressore che on sarà facile avere la meglio

Purtroppo la scena della nonnetta che ha la meglio sui malviventi a borsettate è un cliché da film: per uscire al meglio da situazioni di emergenza bisogna sapere come comportarsiIl linguaggio del corpo è una parte importante nell’autodifesa femminile da strada; mostrarsi impauriti e vulnerabili è un’invito per il malintenzionato a mettere in atto i suoi peggiori propositi.
I malintenzionati cercano infatti vittime facili, e con un solo sguardo sono in grado di capire se si è in grado di difendersi.M
Non si tratta però di prestanza fisica, ma di come si mantiene il controllo, per riuscire ad avere un atteggiamento non aggressivo, ma che trasmetta la propria sicurezza in uno stato di allerta.

Per la strada confidare nella gentilezza degli sconosciuti è bene, confidare nell’autodifesa femminile è meglio.

Nelle situazioni potenzialmente a rischio, sarebbe meglio avere qualcuno a cui chiedere aiuto, ma non è sempre possibile. D’altra parte non si deve vivere nel terrore di essere aggrediti, infatti basta infatti seguire pochi piccoli accorgimenti per non trovarsi in circostanze difficili. Non isolarsi in luoghi poco frequentati e poco illuminati; guardarsi sempre intorno con attenzione soprattutto di sera; si tratta dunque di imparare a valutare il grado di rischio di ciascuna situazione.

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Nella foto, in alto: la paura salva, il panico no.

Wilding e autodifesa femminile da strada: l’istinto di sopravvivenza non si improvvisa, si impara.

Se però, nonostante l’attenzione, si arriva al confronto diretto con un aggressore è fondamentale imparare a difendersi da sole. Mantenere la calma e la lucidità non significa non avere paura, significa non farsi paralizzare dal panico. La paura salva, il panico no!

Michele Bianchi

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