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“La protezione sotto l’ombrellone”: le dieci regole d’oro per far giocare i bambini in sicurezza

La protezione e l’implementazione di regole anti-Covid sono stati impegni perseguiti dalle scuole italiane di ogni ordine e grado. La necessità di mantenere la socialità salvaguardando la salute di bambini e ragazzi, tuttavia, non termina con il finire dell’anno scolastico.

Nella foto, in alto: le dieci regole d’oro di “La protezione sotto l’ombrellone”

Ci pensa il progetto “La Protezione Tiene Banco”, proposto da Lysoform in collaborazione con Fondo Scuola Italia, promotore di iniziative di sensibilizzazione e prevenzione. Si tratta di una campagna che fornisce semplici regole da seguire anche in vacanza, finalizzate a tutelare la salute dei più piccoli e alla promozione del “gioco in sicurezza”.

Il vademecum, intitolato “La protezione sotto l’ombrellone” e realizzato in collaborazione con la pedagogista Elena Urso e il pediatra Piercarlo Salari, presenta una serie di consigli per giocare all’aria aperta, in spiaggia, ma anche in città o nei luoghi di villeggiatura, in tutta sicurezza. Il proposito è, dunque, quello di aiutare i genitori, i nonni, gli educatori o chiunque si occupi di bambini e ragazzi a mettere in pratica buone norme di igiene, senza rinunciare al divertimento.

Nella foto, in alto: giochi sulla spiaggia

Ecco il decalogo d’oro per delle vacanze sicure e spensierate: 

  1. Mantenere la distanza di sicurezza e seguire le prescrizioni del Ministero della Salute
  2. Preferire giochi che evitino il contatto fisico 
  3. Non scambiare oggetti personali, come asciugamani, bottigliette d’acqua, bicchieri, occhiali da sole
  4. Sanificare giochi e oggetti di uso comune 
  5. Fare sempre attenzione, anche durante il gioco, ad eventuali disturbi anomali
  6. Lavare spesso le mani, soprattutto dopo aver toccato oggetti e superfici comuni, come maniglie, corrimano, servizi igienici, attrezzature sportive o giochi del parco
  7. Seguire sempre le buone regole di uno stile di vita sano, come l’uso della protezione solare, il consumo di acqua, frutta e verdura 
  8. Laddove possibile, a partire dai cinque anni, preferiregiochi che mantengono una distanza “naturale”, come beach volley, i racchettoni, le corse in riva al mare, la costruzione di castelli (assegnagnando i compiti e rispettando le regole),  le gare di biglie (con piste parallele, in modo che ognuno abbia il proprio percorso)
  9. Reinventare nuovi giochi per i più piccoli, come raccogliere le conchiglie (ognuno nel proprio secchiello), disegnare sulla sabbia un cerchio con delle postazioni per giocare mantenendo le distanze, costruire buche in riva al mare e riempirle d’acqua per bagnare i propri giochi
  10. Aiutare i bambini nel ritorno graduale al gioco in compagnia, magari scrivendo un diario di bordo in cui appuntare nuovi giochi, pensieri ed esperienze da condividere con gli adulti.

Oltre al vademecum, sulsito di Fondo Scuola Italia sono presenti video-pillole realizzati dagli esperti sull’importanza del gioco all’aperto in totale sicurezza, durante le vacanze, le gite o le uscite al parco. Perché è importante la prevenzione, ma anche la socialità. Specie per i più piccoli.

Luana Vizzini

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