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Universal Design for Learning (UDL): l’approccio a una didattica inclusiva e flessibile

Tra i metodi di progettazione didattica, uno tra i quadri di riferimento maggiormente inclusivi è sicuramente lo Universal Design for Learning (UDL). Si tratta di un approccio sviluppato dal Centre for Applied Special Technology (CAST) che individua come la norma le differenze individuali nell’apprendimento e pone alla base della sua offerta formativa la flessibilità e la molteplicità.

Tale approccio deriva dal movimento Universal Design, nato negli Stati Uniti negli anni Settanta nell’ambito della progettazione e dell’architettura, con l’obiettivo di creare contesti inclusivi, accessibili a tutti e privi di barriere.

Nella foto, in alto: un insegnante propone alla classe un gioco digitale

L’UDL è improntato a metodi di apprendimento flessibili, in grado di fornire risposte educative adatte a tutti gli allievi, compresi quelli con bisogni educativi speciali. Secondo questa prospettiva, la didattica deve essere progettata a priori per essere adatta alla più ampia gamma possibile di studenti, secondo i principi di accessibilità universale e di inclusione.

Pertanto gli insegnanti devono presentare i contenuti delle loro lezioni toccando tutti  gli stili di apprendimento. Non è funzionale, infatti, limitarsi al solo approccio verbale. È importante proporre gli argomenti anche sollecitando il canale visivo, uditivo e cinestetico, in modo da raggiungere tutti gli allievi.

Allo stesso modo, i docenti devono incentivare molteplici modalità di espressione, per consentire a tutti gli studenti di esprimersi. Un compito, un’attività, una resituzione devono poter essere svolte e valutate sotto qualsiasi forma: non solo quella scritta o orale, ma anche grafica, sonora, recitata, cantata, digitale. Questa buona prassi, oltre a raggiungere tutti gli stili di apprendimento, sollecita quelli solitamente meno coinvolti e stimola la creatività e il pensiero divergente.

Nella foto, in alto: due alunni leggono insieme all’aria aperta

Infine,  gli insegnanti non devono mai dimenticare l’importanza del coinvolgimento emotivo, per appassionare e motivare gli allievi. Solo i contenuti di una lezione emotivamente connotata potranno davvero colpire gli alunni e sedimentarsi nella loro memoria. Oggi più che in passato è fondamentale trovare la chiave giusta per interessare dei ragazzi ipersollecitati da una gran quantità di stimoli. E solo in un clima positivo e coinvolgente l’apprendimento può essere davvero efficace.

Luana Vizzini

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