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Nolan della jungla and friends (Altro che Bear) Intervista esclusiva!

Spesso saltelliamo qua e là per You Tube cercando qualcosa di interessante da vedere o da ascoltare. Scorrendo in su e in giù con il mouse lungo la schermata ci capita davanti l’immagine di un ragazzino nella foresta e ci clicchiamo sopra. (perdonate il “ragazzino” ma per la Erika Corvo che ormai ha un figlio quarantenne sono tutti ragazzini).

Ci sono soltanto suoni, nemmeno una sola parola. Questo ragazzino indossa una maglietta, un paio di pantaloni di tela di quelli da lavoro, coi tasconi laterali, è scalzo e maneggia con disinvoltura un machete a spatola. Siamo curiosi e andiamo avanti a guardare, e più guardiamo, più ci intriga: quello che riesce a combinare con soltanto quel machete e il materiale che trova naturalmente nella jungla è assolutamente incredibile.

Col bambù ci fa di tutto. Trappole, pentole, contenitori per l’acqua, intreccia cestelli e fabbrica nasse per andare a pescare, sandali, una pazzesca struttura per farsi la doccia con l’acqua corrente. Naturalmente anche un riparo per la notte in cui accendere il fuoco, cucinare, dormire… Non ci sono trucchi, ogni singolo passaggio è ripreso minuto per minuto, e la sua manualità è assolutamente fuori dal comune.

Nella foto, in alto: Nolan si fa una doccia

Ha tutta una serie di video che variano dal quarto d’ora alla mezz’ora intitolati “Survival Challenge Alone in the Rainforest” ovvero “Sfida di Sopravvivenza Solo nella Foresta Pluviale”

Piano piano, un video dietro l’altro, capiamo qualcosa in più: il ragazzo si trova nella foresta pluviale del Vietnam del Nord. Si chiama Nolan. Ha alcuni amici che come lui sfidano la sorte vivendo allo stato semiselvaggio nella foresta. Ognuno di loro ha il suo canale Youtube e qualche centinaio di video. Ognuno ha delle sue caratteristiche peculiari, come il tipo di machete, avere o no le scarpe, qualcuno usa una pentola di metallo. Nolan è il più coerente: niente pentole moderne, niente scarpe, niente oggetti che non si trovino in natura.

Nella foto, in alto: Alta moda nella jungla! Sumatra, lo scienziato pazzo col suo impermeabile

Il suo amico Sumatra ha le scarpe e una pentola, e ha talmente inventiva e fantasia che sembra lo scienziato pazzo dei film. In questo videoriassunto del primo anno in foresta https://www.youtube.com/watch?v=P7PepgCpUXs lo vediamo costruirsi una balestra, e poi anche una pistola di bambù. Sì esatto, una pistola fatta col bambù, brutta che stiamo ridendo ancora adesso, ma per Dio, spara davvero! Ha un impermeabile in bambù degno di una sfilata di moda che potete ammirare a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=s6sl2_SZuCs . In uno dei suoi video ci abbiamo messo mezz’ora a capire che cavolo stesse facendo (mai nemmeno una parola, al massimo dei sottotitoli, talvolta in inglese molto maccheronico) e ci siamo rimasti di gesso quando alla fine si è scoperto che da alcuni pezzi di corteccia aveva ottenuto un ammasso di colla resinosa dimensione pallone da calcio, con cui tendere trappole appiccicose agli uccelli. Ragiona così a livello industriale che il suo insediamento fa invidia alla “Piccola Casa nella Prateria”: abitazione sopraelevata con cucina esterna al piano inferiore, legnaia, magazzino interrato, porcilaia, voliera e orto. Si è costruito tavoli, sedie, ombrellone per prendere il the all’aperto e si è costruito perfino una sorta di caffettiera napoletana. Sempre in bambù.

Nella foto, in alto: King Kong Amazon e il suo cane Tony

Il terzo ha un nome di battaglia mitico: King Kong Amazon e una faccina da bimbo che tutto potresti pensare tranne che sia capace di sopravvivere da solo anche lui in piena foresta. Eppure ci riesce benissimo. Ha una pentola di metallo, un coltello “tradizionale” tipo coltello da cucina ma lungo due palmi e un cane chiamato Tony a cui deve provvedere dato che lì, supermercati che vendano Chappy non ce ne sono. E ti rendi conto della fatica che si debba fare per ogni bocca da sfamare in più. È bravissimo a mettere trappole: ne prepara una dozzina (sempre col bambù, ovviamente), le piazza, e il giorno dopo ci trova dentro una gran quantità di toponi grossi come conigli. Anche lui ha un paio di casette, la legnaia, la porcilaia con dentro dei cinghialetti catturati con le trappole, il pollaio con dentro qualche gallinella e un piccolo orticello.

Già cosa mangiano, questi ragazzi? Tutto quello che trovano, ma proprio di tutto!

Nella foto, in alto: granchi enormi e in grande quantità

Cibo che arriva dal fiume o da piccoli rivoli d’acqua: lumachine, molluschi, granchi (e che grossi!) pesci e pesciolini, tartarughe.

Nella foto, in alto: Pipistrelli a cena?

Cibo che arriva dalla terra: topi e ratti sono sempre sul menù, ma non c’è poi molto da storcere il naso dato che laggiù non ci sono fogne, rifiuti, discariche e inquinamento: un ratto di quei luoghi vale quanto un coniglio o una lepre delle nostre parti: sempre roditori, sono! Laggiù i granchi vivono anche in terra, dato che ogni volta che piove si trasforma tutto in un acquitrino. Se sposti sassi e frasche vicino alle radici degli alberi ne trovi di blu, gialli, rossi… così belli e grossi che sembra un peccato cuocerli. Insetti, scoiattoli, istrici, pipistrelli, lucertoloni di due metri, serpenti di tre, puzzole, gallinelle, e pennuti vari che non siamo in grado di identificare.

Nella foto, in alto: stasera istrice alla griglia

Vegetali: tuberi e germogli teneri, funghi, verdure varie, dal palmito al mais e altre foglie che non abbiamo idea della varietà cui appartengano, frutta a noi europei sconosciuta, e banane che (come in realtà dovrebbe essere, sono le nostre che sono innaturali) hanno la polpa piena di semi neri e grossi.

Nella foto, in alto: Un bel piatto di bachi per pranzo

Passiamo serate intere a vedere cosa combinano questi qua, e non ci si può certo annoiare! La nostra Erika Corvo è persa nell’ammirazione di Nolan. È il più selvaggio, il più spartano e il più puro. Non ha villette e dependances anche se una volta si è costruito una piscina. Erika, sappiamo com’è, deve andare a fondo, setaccia il web e alla fine la mail di Nolan salta fuori. Gli scrive, e incredibilmente, il giorno dopo il ragazzino le risponde!

L’INTERVISTA ESCLUSIVA È NOSTRA!

Nella foto, in alto: Nolan stavolta ha preso un cinghialetto

Si chiama Nolan Ross, ed è figlio di un francese e una vietnamita. Ha ventotto anni e quando era piccolo ha trascorso un sacco di tempo con il padre nel bush australiano, dove vivevano. Una volta cresciuto ha deciso di tornare nel Nord Vietnam, la terra di sua madre, e sfidare gli amici a sopravvivere nella foresta pluviale. Beh, diremmo che la sfida sia alquanto interessante!

Volete dare un’occhiata anche voi ai loro video? Vi ho fatto incuriosire? Dopo vi passo i link!

Altro che Bear Grylls! Nolan è davvero SOLO nella foresta pluviale. Non c’è nessuna troupe a seguirlo, se dovesse farsi male o se gli capitasse un incidente, non ci sarebbe nessuno a soccorrerlo tempestivamente. I bruchi e le bestie strane se le mangia davvero perché non c’è altro. Non torna a casa la sera o nel fine settimana. È lì davvero, per dei mesi. Un grande!

Nella foto, in alto: Nolan si riposa nella sua capanna

L’INTERVISTA

E: Ciao, Nolan! Sono davvero onorata di arrivare a conoscerti, finalmente! Credimi, ho una grande ammirazione nei tuoi confronti. In questo periodo ho potuto vedere molti video di te e dei tuoi amici, ma il mio preferito sei tu perché sei il più “puro” e il più coerente con la vita selvaggia.

N: Grazie di tutto, Erika. Chiedimi quello che vuoi!

E: In quale parte della jungla ti trovi, esattamente?

N: La foresta in cui partecipo alla sfida si trova a duecento chilometri a nordovest della capitale, Hanoi.

E: Chi gestisce la telecamera? C’è qualcun altro lì con te o fai tutto da solo?

N: Mi occupo io di ogni cosa. I miei dispositivi funzionano ad energia solare. Capita che piova per molti giorni di seguito, e in quel caso mi serve l’aiuto di qualcuno che venga a sostituire la batteria della telecamera

E: Di che cosa sa la carne di serpente?

N: Ha un retrogusto un po’ di pesce, è piuttosto dura e davvero non è molto gustosa. Per di più, le ossa sono molto dure. (Ho notato che delle prede piccole si mangiano anche le ossa. NDR)

E: Qual è la cosa più disgustosa che hai mangiato?

N: Mah, probabilmente un centopiedi grigliato. Ma avevo davvero fame, e allora ci ho provato.  Una volta arrostito, la carne aveva un buon profumo ma il gusto era amarissimo!

E: Nella tua area di azione ci sono grossi predatori o serpenti velenosi?

N: Permettimi di non rispondere a questa domanda, per favore.

E: Hai mai avuto davvero paura, qualche volta?

N: Vivendo nella natura selvaggia, nessuno può permettersi il lusso di non avere paura, perché ci sono tantissimi insetti che succhiano il sangue, serpenti velenosi o inondazioni improvvise…

E: Nel momento in cui decidi di tornare alla vita “normale”, vivi in una grande città o in un piccolo villaggio?

N: Quando sarò troppo stanco per questa vita e deciderò di mollare tutto, tornerò in un piccolo villaggio situato proprio al limite della foresta, e mi riposerò.

E: Grazie davvero per la tua disponibilità, Nolan! Ti auguro ancora tante avventure e una vita lunga e felice.

N: Ciao, Erika! Ancora grazie a te per questa intervista.

No, ma davvero, ci pensate che questo adorabile ragazzino, a rischio di rimanere senza batteria, mentre arrostiva porcospini e granchi trovava il tempo di rispondere alle nostre domande? Ancora non ci capacitiamo di avere avuto tanta fortuna da riuscire a contattarlo ed avere qualche minuto della sua attenzione! Noi continueremo a seguire i suoi video e non ce ne perderemo neanche uno, con il sogno segreto di prendere, un giorno, un aereo e passare anche noi una giornata nella foresta a mangiare topo fritto e raccontarvi che sapore abbia!

Se voleste seguire anche voi le sue incredibili avventure, lo trovate su Facebook alla pagina https://www.facebook.com/Nolan.Sumatra oppure su Youtube nel suo canale https://www.youtube.com/channel/UC1rL83kf1ICDj7eBpGi6m5Q  Survival Istinct.

Non ve lo perdete, perché Nolan non è a Hollywood e non è un attore, ma è una persona vera in una foresta ancora più vera.

Nel video di oggi, Nolan ha preso quattro toponi cicciotti e li ha fatti arrosto con un po’ di foglie di contorno. Andrà a dormire a pancia piena, e siamo felici per lui.

E rimanete nei paraggi che Erika ha sempre qualcosa di interessante per voi!

Erika Corvo

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