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Haiku. La delicata poesia giapponese

L’haiku è una forma poetica di estrema delicatezza e bellezza. Una delle forme artistiche che maggiormente esprime la raffinatezza del Sol Levante. Nato in Giappone nel XVII secolo, questo genere di poesia è composto da soli tre versi, secondo un preciso schema di 5 sillabe per il primo verso, 7 per il secondo e ancora 5 per l’ultimo, che rende la sua struttura armoniosa ed equilibrata. Inevitabilmente, nella traduzione viene meno il rigore schematico, ma non la melodia e la densità del messaggio.

Nella foto, in alto: una pagoda giapponese immersa nella natura

Il maestro che ha il merito di aver portato ai sublimi livelli questo genere letterario è Matsuo Basho (1644-94). La sua capacità di cogliere l’attimo, la bellezza e il fascino di un breve momento, ha reso i suoi haiku un modello di perfezione. Durante i suoi numerosi viaggi per il mondo, il maestro Basho ebbe modo di istruire innumerevoli allievi. Dopo la sua morte, la sua fama arrivò alle stelle.

Ecco alcuni esempi:

Nello stagno antico
si tuffa una rana:
eco dell’acqua.

La sensibilità naturistica che emerge da questi brevi, ma densissimi versi rende questa poesia un piccolo miracolo di scrittura. Solo apparentemente semplice. Profondamente piena di significato.

La notte di primavera è finita.
Sui ciliegi
sorge l’alba.

Questo haiku è dedicato alla rinascita e legato all’hanami, un momento importante per cultura giapponese: la tradizione di ammirare la fioritura dei ciliegi. Esprime la pura bellezza. Mira all’essenza delle parole.

Silenzio.
Graffia la pietra
un canto di cicale.

Un’altra pennellata dal vibrante mondo della natura. Uno scorcio, uno scatto istantaneo improntato su una potente sinestesia che fonde suggestioni sensoriali diverse.

In ambito didattico, l’haiku può rivelarsi un ottimo strumento per raffinare le capacità di osservazione e di espressione. Un’occasione per gli alunni di soffermarsi sulle piccole cose, le sfumature delle emozioni, i brevi istanti, i particolari della natura e della realtà che li circonda. E di esprimere quanto osservato con semplicità e leggerezza. Cogliendo l’essenziale. Inoltre, proprio per loro brevità e linearità, gli haiku sono adatti a tutti. Anche agli alunni che hanno difficoltà a misurarsi con la scrittura, specialmente quella poetica.

Luana Vizzini

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