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Il cervello non fa le valigie. No holidays!

Nella foto, in alto: il cervello in attività

Il nostro cervello non va e non deve andare in villeggiatura. Sport, viaggi e giochi enigmistici sono i migliori amici per una mente vivace. Funzionante. Ma… attenzione all’alcol e ai cibi ipercalorici, secondo MioDottore.   Le ferie estive sono, per molti italiani, sinonimo del “dolce far nulla”, così da cancellare la stanchezza accumulata durante tutto l’anno e ricaricare le batterie in vista del rientro in ufficio. L’errore, spesso, è mandare in vacanza anche il cervello. Trascurando l’importanza di mantenere la mente attiva, in estate, per un ritorno al solito tran tran ancora più smart. A tal proposito, MioDottore – piattaforma leader nella prenotazione online di visite mediche e parte della Unicorn Docplanner – ha coinvolto uno dei suoi massimi esperti, il dr. Luca Cuffaro, neurologo, per approfondire la tematica e illustrare cosa fare e cosa evitare per tenere il cervello allenato anche sotto l’ombrellone. Importante.  Movimento, lettura e viaggi: serbare la mente agile in estate per ricominciare meglio a settembre.  Il cervello, così come il corpo, se non viene sollecitato rischia di indebolirsi. Perfino, di atrofizzarsi.  Di contro, tanto più viene pungolato, tanto più le funzioni cognitive superiori saranno ricche ed evolute. Questo perché l’essere umano tende, per sua natura,  alla pigrizia, traendo vantaggio nel risparmio delle energie, ma al tempo stesso il cervello è un organo plastico che reagisce agli stimoli esterni. Per evitare un ritorno alla routine a “mente spenta” e proteggersi dal decadimento cognitivo in età avanzata, il neurologo di MioDottore lista cinque attività chiave per impratichire la mente anche sotto l’ombrellone. Valide per tutti i membri della famiglia.

Nella foto, in alto: un uomo nel pieno del suo relax

In primis, troviamo lo sport. Il movimento fisico è un fattore protettivo delle funzionalità intellettive. Soprattutto se si svolgono esercizi aerobici. Dal punto di vista neurologico, lo sport favorisce il rilascio e il bilanciamento di specifici neurotrasmettitori in grado di interagire sull’ umore migliorandolo, fino a diminuire gli stati depressivi, oltre a favorire una maggior prontezza delle risposte e un incremento dell’energia.  In secundis, abbiamo la lettura. Leggere è fondamentale! Difatti, un romanzo, libri di testo, riviste di settore, o quotidiani non devono mai mancare nel trolley dei periodi di riposo estivi. La lettura, in qualunque sua forma, migliora la concentrazione. Potenzia il bagaglio del sapere e incita l’immaginazione e la creatività. Inoltre, leggere da’ origine a un aumento del flusso sanguigno cerebrale verso aree corrispondenti a funzioni cognitive esecutive, che permettono di fare progetti, pianificare  e gestire il tempo e le azioni, risolvere problemi e stabilire delle priorità. In terzis, ci imbattiamo nelle risoluzioni dei giochi enigmistici: rompicapo e enigmistica sono capaci di incentivare simultaneamente diverse funzioni cognitive. Per esempio: l’attenzione, la concentrazione, l’abilità visuo-spaziale e la memoria tutta. Sono, quindi, un eccellente esercizio per tenersi in forma mentalmente. Oltre che comodi da avere nella borsa da spiaggia, o da montagna. Anche giocare con i bambini aiuta il nostro brain. L’interazione con gli altri stimola la mente e spinge a cambiare vedute, ma è proprio il confrontarsi con i più piccoli che innesca compiti motori e mentali inusuali rispetto alla vita di tutti i giorni. Quando un adulto si relaziona con un bambino aguzza l’ingegno per rendere un gioco divertente e mai monotono, mantenendo al tempo stesso il controllo della situazione circostante. Un’altra cosa. Viaggiare a prescindere dalla meta, fa bene al cervello. Visitare posti sconosciuti, entrare in contatto con differenti abitudini e costumi, ascoltare altri idiomi e gustare cibi differenti sono attività gradevoli e psicostimolanti naturali ed efficaci.  Il rischio cervello-pigro è ad un passo? Durante le ferie è bene spegnere il PC e moderare gli alcolici. Durante l’estate i ritmi si fanno più rilassati ed è semplice procrastinare davanti allo schermo del cellulare. Allo stesso tempo, c’è chi non smette di controllare le mail di lavoro neanche durante le ferie. In entrambi i casi, come spiega il dottor Cuffaro, l’esposizione protratta allo spettro di luce emesso da uno schermo provoca affaticamento cerebrale e causa alterazioni di rilascio ormonali in grado di provocare disfunzioni del ritmo circadiano e del tono dell’umore. Il neurologo di MioDottore consiglia quindi di approfittare delle ferie e del tempo libero per disconnettersi dai device (dispositivi piccoli ad alta tecnologia, come ad esempio gli smartphone,  ndr.) e aumentare l’attività motoria. Uno stile di vita alacre coincide con un cervello preparato.

Difatti, il dottor Cuffaro sottolinea che “se si forza il fisico e l’intelletto a eseguire ordini complessi durante le ore più cocenti, specie durante quest’estate da temperature da guinness dei primati, si verrà a creare una ricompensa negativa nel cervello che allontanerà sempre più da una vita, e da una mente, attiva”. A impigrire il cervello durante le giornate di relax sono non solo un uso prolungato dello smartphone e una vita sedentaria, ma anche una dieta squilibrata. Durante le vacanze si tende a essere maggiormente indulgenti rispetto all’alimentazione e a concedersi qualche bevanda di troppo. Dimenticando l’importante ruolo nel garantire uno stato di benessere generale dell’asse intestino-cervello, che regola la comunicazione bidirezionale tra il sistema nervoso centrale e l’apparato digerente. Per questo, lo specialista suggerisce di limitare il consumo di prodotti raffinati, bibite zuccherine e cibi ipercalorici e incrementare quantità e frequenza di frutta e verdura per far fronte al rischio di disidratazione e un conseguente calo delle funzionalità cognitive. Allo stesso modo, il neurologo di MioDottore mette in guarda anche nei confronti di un consumo eccessivo di alcol, poiché “a seguito di un’ubriacatura si perdono irreversibilmente circa 100.000 neuroni, tanti quanti quelli persi con il quotidiano invecchiamento del cervello”, per cui una notte di eccessi corrisponde a un giorno in meno di giovinezza cerebrale. Per far fronte a dubbi e domande relativi a come tenere la mente sempre allenata e a molto altro, MioDottore mette a disposizione degli utenti la funzionalità di consulenza online, con circa 7.000 esperti disponibili. Nato per far fronte alle esigenze sorte con il primo lockdown, il progetto consente di incontrare via video gli specialisti della piattaforma, sia che si tratti di un primo colloquio o di appuntamenti di consueto monitoraggio del proprio benessere

Nella foto, in alto: una persona sulla spiaggia con il computer

MioDottore fa parte del Gruppo DocPlanner ed è la piattaforma leader nel mondo della sanità privata con un sistema di prenotazione digitale automatizzato, unendo le funzioni di marketplace, software e CRM. Mette in contatto i pazienti con gli specialisti ed è pensata per rendere l’esperienza sanitaria più umana. MioDottore offre ai pazienti uno spazio dove trovare e recensire lo specialista più adatto alle proprie esigenze e allo stesso tempo fornisce ai professionisti sanitari e ai centri medici utili strumenti per gestire il flusso di pazienti, migliorare l’efficienza e la propria presenza online e acquisire nuovi pazienti. Il Gruppo DocPlanner attualmente serve 50 milioni di pazienti e gestisce 4 milioni di prenotazioni ogni mese. Conta oltre 2 milioni di professionisti e circa 4,5 milioni di recensioni sui suoi siti in 12 paesi. L’azienda, fondata nel 2012 in Polonia, ad oggi si avvale di un team di 1.500 persone con sedi a Varsavia, Barcellona, Istanbul, Roma, Città del Messico, Curitiba e Bologna. Arrivato in Italia nel novembre 2015, ha già registrato numeri record con oltre 210.000 dottori disponibili sulla piattaforma. 

Per ulteriori informazioni:

MioDottoreIT@hotwireglobal.com

Giuliano Regiroli

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