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Il Caviardage. Poesie che rinascono a nuova vita

Il Caviardage® è un metodo di scrittura poetica creativo, ideato da Tina Festa. Cosa serve per praticarlo? Libri, giornali o riviste vecchie e un pizzico di fantasia.

Nella tecnica base, quella con la quale il Metodo Caviardage è nato, si parte da una pagina di testo già scritto, su cui si selezionano le parole che, in quel momento, colpiscono ed esprimono il proprio sentire. Quelle stesse parole, sparse nel testo, andranno a configurare il componimento poetico seguendo un processo ben preciso. Tutte possono essere cancellate con un pennarello nero per far emergere la poesia realizzata. In alternativa al tratto nero, tuttavia, si può scegliere di coprire lo spazio da nascondere con disegni e decorazioni, ricorrendo alle più diverse tecniche artistiche.

Ma sono tante le tecniche ufficiali del Metodo Caviardage oltre quella più diffusa e nota! La tecnica del cut up e Metodo Caviardage, la tecnica del frammento, la tecnica della doppia mezza pagina e tante altre.

Insomma, il Caviardage fa emergere una forma di poesia nascosta, celata tra le pagine consunte di vecchi testi da buttare, incuneata tra parole in eccesso in tanti modi diversi. In attesa di essere liberata e portata alla luce.

Il Caviardage si presta molto bene per essere proposto a scuola. Gli studenti solitamente si trovano in difficoltà di fronte alla scrittura poetica, non trovando l’ispirazione o non riuscendo a misurarsi con gli strumenti di composizione, come la metrica e le figure retoriche. Avere una base, un testo fatto di parole con cui confrontarsi e sintonizzarsi, è di grande aiuto per rompere il ghiaccio e dedicarsi alla scrittura. Inoltre, abbinandolo con la composizione grafica, il metodo consente di esercitare anche le competenze artistiche e di potenziare la creatività.

Non esistendo un vincolo alla lunghezza o brevità della poesia e non essendo previsto il ricorso all’utilizzo di complessi schemi metrici, strutturali o retorici, tutti gli studenti possono realizzare i propri componimenti, ciascuno secondo le proprie possibilità. Anche gli alunni stranieri, con dislessia o con difficoltà linguistiche. Infatti, avere delle parole già a disposizione evita lo sforzo cognitivo di pensarle partendo da zero, ricercarle e scriverle correttamente.  Il metodo, dunque, oltre a essere funzionale e divertente, è anche decisamente inclusivo.

Per saperne di più: www.caviardage.it

Si ringrazia Tina Festa, ideatrice del Metodo Caviardage, per il suo contributo e la gentile concessione delle immagini.

Luana Vizzini

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