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IL bodywork e la consapevolezza corporea

Con l’espressione consapevolezza corporea si intende uno  stato di giudizio e percezione dei propri movimenti e meccanismi corporei non mediate. Rientra nel più ampio spettro dei meccanismi neurali di coscienza, e il suo raggiungimento può essere legato talvolta alla pratica  della  riflessione, in quanto pratica capace di portare l’uomo a una maggiore autocoscienza. In senso fisico, essa è definita dalla temperatura del corpo, dalla presenza di stati di affaticamento, dall’armonia dei movimenti e in generale dalle sensazioni che attengono al corpo. E’ anche intrecciata alla capacità di identificare, descrivere e nominare le proprie emozioni. Il Bodywork permette di raggiungere la consapevolezza corporea, attraverso un lavoro sinergico e complementare ad altre discipline che si integrano, combinando i benefici del massaggio, del movimento, della respirazione e della meditazione, nella gestione dei dolori cronici e nei traumi. E’efficace per chi soffre di mal di schiena, dolori cervicali, artrosi perché, migliorando la postura e aumentando la flessibilità del corpo, permette una maggiore libertà di movimento. Aiutando a riconoscere i sentimenti e le emozioni è utile nel ridurre lo stress emotivo. Con il bodywork vengono proposti metodi, tecniche, strumenti per stare bene con sé stessi e i mezzi per utilizzare al meglio le proprie potenzialità. Il bodywork non ha per scopo la riabilitazione, non si occupa di patologie e spesso nemmeno di disfunzioni, anche se mette in evidenza come il lavoro corporeo, quando ha rispetto per la struttura, la persona ed i legami corpo-mente, è di fatto una “terapia” fisica. Fabrizio Dalle Piane lavora da anni come operatore corpo-mente utilizzando il Bodywork con adulti, adolescenti e bambini.Ha collaborato con un oncologo omeopata per creare programmi di sostegno olistico per pazienti malati di cancro.Dal 2010 al 2015, crea con la poetessa Tania Haberland il progetto “CreatiVita”, proponendo per privati e aziende programmi per la gestione dello stress e del dolore e il progetto “La Tecnologia della Tenerezza” che, attraverso il suono della voce, la poesia, il contatto fisico, la suggestione, cerca di risvegliare all’interno di ciascuno di noi la tenerezza che spesse volte viene silenziata dal mondo esterno. Per maggiori informazioni:www.fabriziodallepiane.com                                                                                            Giovanna Menicatti

fabrizio
Nella foto in alto: Fabrizio dalle Piane

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