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Ho baciato Superman

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Nella foto, in alto: due wrestler della TCW

Quando ero piccola e mi portavano a vedere qualche festa di piazza in costume, pensavo che tutte quelle persone in abbigliamento storico sbucassero per magia da qualche favola, o dalla macchina del tempo. Poi, ho capito che non c’era nulla di magico: erano solo figuranti in abiti d’epoca che poi tornavano alla vita di tutti i giorni, ma che in quel momento erano in grado di farci sognare. Un po’ come i Supereroi dei film.
Solitamente, il Supereroe è una persona normalissima che ad un certo punto scopre di avere poteri inusuali. Talvolta, coi superpoteri, ci nasce. Tutti hanno un’identità segreta da nascondere con la massima cura. E, solo pochissimi eletti ne sono a conoscenza.
Poi, ho scoperto che i Supereroi non sono solo nei film, ma che spesso calcano un ring e praticano un bellissimo sport, chiamato wrestling. Indossano costumi coloratissimi, bizzarri copricapi, cappe e mantelli. Brandiscono armi medievali e oggetti contundenti di vario genere. A volte, si dipingono il viso coi colori di guerra.
Ma, questi non sono né figuranti né attori. Hanno davvero dei superpoteri. Altrimenti, non si spiegherebbe come possano passare la serata sfasciandosi in testa vassoi, tastiere di computer, sedie metalliche. Sfondare tavoli e massacrarsi a colpi di tubi al neon, mazze ricoperte di filo spinato e lanciarsi senza batter ciglio su chiodi e puntine da disegno. Allenamento? Sì, anche. Ma senza grandi doti innate, non c’è allenamento che tenga.
La cosa assurda e incoerente, che spesso sento in giro, è che le stesse persone che impazziscono per Batman, Superman e i Fantastici Quattro, sostengono che il Wrestling non gli piace “perché è finto”. Ma perché, i Fantastici Quattro sono veri?
Da un trentennio guardano Bud Spencer e Terence Hill,

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Nella foto, in alto: Terence Hill, in attesa di scazzottare

che per tutto il film non fanno altro che sfasciare i nemici a suon di sberloni, e dicono che il wrestling è violento. Crederò a queste lagne solo quando proibiranno ai loro bambini di guardare i due attori così come gli vietano di guardare Triple H e John Cena!

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Nella foto, in alto: Bud Spencer all’opera

Si mettano d’accordo con se stessi: se il wrestling “è finto”, allora evitino anche Batman. Se è troppo violento, com’è che guardano “We Were Soldiers”, “Apocalipse Now”, o finanche il Telegiornale?
Io amo il wrestling e l’ho sempre amato. Se guardo un incontro di boxe, allora sì, vedo solo violenza. Se guardo il TG, quello sì che trabocca di morti ammazzati – veri – e per futilissimi motivi.
Invece,  quando guardo un qualunque match di wrestling, vedo fior di atleti compiere voli e acrobazie pazzesche: salti mortali e atterraggi che nei campionati di tuffi fanno malissimo anche quando hai sotto una piscina piena d’acqua. Figurati senza! Vedo fior di recitazione: attori che in due minuti di microfono riescono a farsi amare, o odiare dal pubblico. Vedo coraggio. Uomini, oltre la quarantina, che non cedono all’età e compiono miracoli ginnici che neanche Juri Chechi si sogna la notte. Ragazzi giovanissimi che continuano a lottare nonostante ossa rotte e nasi sanguinanti (a volte si fanno male anche loro). Non ci sono soldi che possano giustificare tutto questo!
Ogni wrestler è un Supereroe. E’ Batman, che è finto. Loro sono veri!
E poi? Scendono dal ring e ritornano ad essere i miti Clark Kent, timidi e occhialuti. Insospettabili. C’è chi aggiusta caldaie, chi fa il telefonista, chi il cassiere al supermercato e chi il becchino. Umili. Miti. Dolcissimi. Buoni come il pane. E, seduta a cena con loro, ascolto un pezzo di marcantonio della stazza di centotrenta chili  che dopo essersi controllato da tutte le parti commenta: “Meno male, non mi sono fatto niente, stavolta. La mia mamma si incazza, se mi faccio male”.
Non sono dei veri Supereroi, questi?
E io ritorno a casa con lo stesso sguardo sognante di Lois Lane dopo aver baciato Superman e scoperto la sua identità segreta.    

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Il prossimo appuntamento con il wrestling della TCW? Una domenica al mese. Teatro ndell’evento? L’Elyon Club di Rozzano, via Sesia 10. Ingresso gratuito per i tesserati, tessera a 3 euro. Non ve lo perdete.

Erika Corvo

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