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Almeno una volta nella vita, un safari in Africa lo devi fare!

Erika Corvo

Un safari? Adesso si può!

Noi, in Africa, ci siamo stati, e possiamo garantirvi che il mal d’Africa esiste davvero: una volta che ci vai, faresti qualunque cosa per tornarci! Ti ruba il cuore, ti prende l’anima, è magica, non te la levi più dalla mente! Se appena potete, andateci: che ne valga la pena possiamo giurarvelo su tutto quello che volete.

E non costa poi nemmeno così tanto.

E allora, perché non farsi un bel safari?

Potreste arrivare in Kenya, a Malindi, partendo direttamente da Roma o Milano, perché adesso è possibile già dal 30 giugno con Kenya Airways, e a prezzi stracciati! Bella comodità! E una volta lì? Quando ci siete, potreste alloggiare al Mariposa Resort di Malindi. Non pensate che sia pubblicità: ci siamo stati di persona e siamo stati trattati davvero in modo eccellente, quindi ci sentiamo di consigliarvi in proposito con la massima sicurezza, certi che anche voi vi innamorerete del posto. Poi se volete andare altrove, padronissimi. Anzi, poi fateci sapere com’è andata!

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Nella foto, in alto: Francesco Masha. Di lui ci si può fidare
 

E il safari? Potete contattare Francesco Masha. È un ragazzo kenyota di 25 anni che parla benissimo l’italiano. Potete fidarvi di lui anche se siete donne e single, parola di Erika Corvo: la nostra Erika ha girato con lui per Malindi in lungo e in largo di giorno e di notte per dieci giorni e non si è mai sentita così al sicuro.

Su Facebook lo trovate qui:

https://www.facebook.com/Francesco-Safari-188896318562694/

E se volete contattarlo, sulla pagina c’è anche il suo numero di telefono. Noi l’abbiamo sentito proprio in questi giorni e gli abbiamo fatto qualche domanda, dato che le vacanze sono vicine e potrebbe interessare a molti di voi.

E: Ciao, Francesco! Ci racconti qualcosa di te?

F: Ciao, Erika! Sono nato nel 1995 a Malindi, che è il posto più bello del mondo.

E: Hai ragione! Io so perché, ma puoi spiegarlo anche ai nostri lettori?

F: Qui in Africa la vita è semplice e le persone sono semplici, schiette. Puoi ancora fidarti del tuo prossimo e sperare in un mondo migliore. C’è tanta natura e cerchiamo di salvaguardarla e farla conoscere.

E: Come fai a parlare così bene l’italiano?

F: Io l’ho studiato a scuola, otto anni alla scuola primaria e quattro anni alla secondaria. Ma qui, tutti sanno parlare italiano, perché è la lingua dei turisti e i turisti ci danno di che vivere.

E: Adesso organizzi safari, E prima, che cosa facevi?

F: Ho sempre portato in giro i turisti, organizzando giri, facendo il taxista, facendo visitare i posti più belli e i più caratteristici tipici di questi posti. Dato che sono nato qui, li conosco bene e posso consigliare al meglio chi vuole vedere davvero il nostro paese.

E: E ad un certo punto, hai deciso di organizzare i safari?

F: Sì, ho avuto l’occasione di collaborare con l’agenzia che organizza le visite ai parchi di Tsavo East e Amboseli e mi sono buttato. Poi a me piace avere a che fare con la gente, conoscere persone di altri Paesi, conoscere le loro usanze e fare conoscere le nostre. È un bel lavoro e sto sempre all’aria aperta, in mezzo alla natura!

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E: Quanto dura un safari, di solito?

F: Di solito un paio di giorni sono sufficienti perché tutti tornino a casa soddisfatti, ma si può stare quanto si vuole. Anche una settimana.

E: Che animali si possono vedere?

F: Tutti quelli che voi potete vedere solo in tv: leoni, elefanti, giraffe, antilopi, ghepardi, leopardi, ippopotami, zebre, coccodrilli, babbuini, gnu e tanti altri. Sappiamo dove andare a trovarli e si lasciano avvicinare senza problemi.

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Nella foto, in alto: Gli animali che possiamo incontrare sono tantissimi
 

E: come si svolge, di solito, un safari?

F: Il primo giorno si parte verso le 06:15 dal resort dove sono alloggiati i turisti, li vado a prendere di persona. Se non si parte presto non si riesce a vedere niente! La strada per arrivare al parco Tsavo Est è di terra rossa, tipica di questi luoghi. C’è da attraversare la più grande foresta del Kenya, punteggiata dai tipici villaggi africani. La prima fermata la si fa al Crocodile Point, dove ovviamente ci sono i coccodrilli nel fiume Galana, e ci sono anche molte scimmie. Si arriva all’ingresso del parco verso le 10:00 e si sbrigano le formalità: documenti, registrazione e carte varie. Poi si inizia subito con il Game Drive (fotosafari) fino all’ora di pranzo alla ricerca degli animali: tutti quelli che ti dicevo prima, ma anche tanti altri che vivono nella savana africana. L’arrivo al lodge, cioè al campo base, è verso le 13.00 e lì si fa il check‐in in stanza. C’è tutto il tempo per il pranzo e il giusto relax in camera o in piscina. Poi, verso le 15:45 si parte per il secondo game drive fino al tramonto, quando si ritorna al lodge per la cena e per il pernottamento.

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Nella foto in alto: il lodge
 

E: e il secondo giorno?

F: Anche il secondo giorno si inizia presto, con la colazione alle 06:30 e alle 07:00 si riparte per l’ultimo game drive, alla ricerca di altri animali. Al termine, si esce dal parco per riportare i turisti ai loro resort o dovunque siano alloggiati. Sulla strada del ritorno è una nostra usanza fermarci in qualcuno dei vari villaggi lungo la strada, e se i turisti hanno buon cuore possono portare abbigliamento, dolcetti e caramelle, oggetti scolastici o magari possono comprare sul posto farina, riso o alimentari per dividerli con i bambini e le persone che incontreremo in questi villaggi. Si può visitare la piccola scuola poco fuori i cancelli del parco e c’è la possibilità di visitare un tipico villaggio Masai, vedere le loro danze e conoscere la loro storia. Il ritorno è sempre in tempo perché i turisti possano usufruire della cena presso il loro hotel.

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Nella foto, in alto: una bellissima cartolina kenyota. Un Elefante con il Kilimangiaro sullo sfondo
 

E: E se qualcosa dovesse andare storto?

F: In quel caso c’è l’assicurazione che copre praticamente qualsiasi cosa, dall’incidente con gli animali alla malattia o all’infortunio, e ci sono sempre veicoli in grado di portarti rapidamente dal medico o all’ospedale.

E: Anche l’assicurazione è compresa nel prezzo del safari?

F: Certo, dato che c’è sempre la possibilità che possa succedere qualcosa di storto. Ma nel prezzo è compreso praticamente tutto: il viaggio di andata e ritorno in Jeep, il biglietto di ingresso ai parchi di Tsavo East e Amboseli, il pernottamento e i pasti (bevande escluse), la guida turistica che parli italiano, l’autista abilitato alla guida nei safari e l’acqua minerale in bottiglia durante i game drive.

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Nella foto, in alto: due leoncini
 

E: Avete pensato proprio a tutto, vedo!

F. Sì, dietro a tutto questo c’è una grandissima esperienza nel settore e un’organizzazione meticolosa.

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Nella foto, in alto: E magari, dopo il safari, un po’ di relax in spiaggia
 

E: E quanto costa, tutto questo?

F: Chiamatemi che ve lo dico! Scommettiamo che direte: “Eh, ma davvero così poco?” Mi trovate qui: +254718171869

E: Ciao e grazie di tutto, Francesco! Ci vediamo a Malindi, allora!

F: Ciao, Erika, e grazie di tutto!

Ma voi, cosa aspettate, a chiamarlo?

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