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Siberia. Alla scoperta di uno dei luoghi più “duri” della Terra

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Nella foto, in alto: il freddo siberiano

La Siberia (significato “terra che dorme”, ndr.), geograficamente, si trova in Asia. Ed esattamente nell’Asia settentrionale. In tempi medievali la terra di Siberia era dimora, prevalentemente, di popolazioni nomadi dei remoti stati dell’Asia centrale. Ma torniamo ai giorni nostri. I suoi confini sono naturalmente prestabiliti, e si ritiene che la Siberia inizi dai Monti Urali e finisca nell’Oceano Artico. A Sud, questa regione è delimitata dalla Cina, dalla Mongolia e dal Kazakhstan. Ma è così vasta e sconfinata che neanche i russi conoscono con precisione dove comincia  e dove termina. Concretamente, dicendo Siberia, parliamo di più della metà dell’intero territorio russo. Gli abitanti, per l’appunto, sono di nazionalità russa. La lingua parlata è quella russa, con vari dialetti. Il capoluogo è la città di Novosibirsk. Il territorio siberiano ospita tundra, foreste di conifere e catene montuose. A sud, il lago Baikal che è il lago più profondo del mondo. Solamente poche persone vivono in queste zone, a causa delle avverse condizioni climatiche. Ma chi ci risiede è molto legato a quei luoghi. E, difficilmente, li abbandonerà. In inverno, si toccano temperature fino a -50 gradi e l’estate (dura solo un mese) può essere veramente calda (+ 40 gradi). La fauna è abbastanza ricca specialmente di insetti, di roditori e di uccelli. L’animale più utile e caratteristico è la renna e la troviamo nella tundra. Nella foresta, invece, incrociamo nella regina delle tigri: la famosa e maestosa  tigre siberiana, detta anche tigre dell’Amur. E’ il più grande dei felini. Un maschio adulto può pesare oltre 200 kg. La lunghezza è all’incirca di due metri e si caratterizza per avere una bella e incantevole pelliccia, che gli permette di mimetizzarsi con la vegetazione. Poi, c’è l’oca collorosso. Che vive nelle tundra e nelle foreste. Il lupo siberiano che abitata la tundra e le zone boschive.  Rientra nella famiglia dei canidi. E’ considerevole. Pesa circa 50 Kg. e la sua lunghezza può arrivare ai 140 centimetri. Possiede un pelo fitto: biancastro in inverno, che diventa più grigio, o marrone durante i mesi caldi. Nella zona artica, di contro,  risiede la gru siberiana. La pecora siberiana, invece, sta di casa nel nord-est della regione siberiana, tra le montagne e l’altopiano Putorana. Ed è uno dei rappresentanti tipici della fauna di questi luoghi. Una delle sue caratteristiche principali è la presenza di corna in entrambi i sessi. Anche se sono più grandi negli esemplari maschi e incurvate all’indietro. La sua pelliccia è di color marrone scuro, con macchie di colore bianco. Orsi, cervi, cavalli, cinghiali e volpi, non mancano. Anzi, ce ne sono in abbondanza.

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Nella foto, in alto: la foca del Bajkal

E, nel lago Bajkal? Alloggia tranquilla e beata la nerpa (in lingua russa), o foca del Bajkal (Pusa sibirica). È tra i pinnipedi più piccoli e più longevi al mondo. Può vivere fino a cinquant’anni. Secondo gli ambientalisti, la specie non sarebbe, per il momento, in pericolo. Un’altra curiosità. La cittadina di Oymyakon, in Siberia, ha un “guinness dei primati”. Cioè,  l’essere la città più fredda del mondo. Oymyakon è un posto recondito la cui popolazione oscilla tra i 500 e gli 800 abitanti. Città molto esposta al vento della Russia Orientale, dove la temperatura media in inverno raggiunge i -50 gradi centigradi. La temperatura più bassa mai raggiunta in questa città-congelatore è di -67 gradi,   nel 1933. Qui, anche un gesto normalissimo come mettersi gli occhiali può diventare pericoloso… si congelano addosso!

hqdefault-2Nella, in alto: un’auto ghiacciata in Siberia

Le tubature in casa sono impensabili a causa del terreno congelato. Per cui, spesso il bagno è fuori. All’aperto. Sì, vuol dire che devi affrontare i -45 gradi ogni volta che devi fare pipì. I garage sono indispensabili se non vuoi che il grasso del motore si congeli. E, il motore deve essere sempre acceso. Gli aerei non sorvolano la zona in inverno.  Vivere in condizioni di freddo estremo ha anche delle ripercussioni sulla salute. In particolare, per le persone anziane (quando ci arrivano!): geloni e parziali assideramenti sono all’ordine del giorno. È tutto un problema. Anche, il quotidiano. Avere sempre freddo ti rende anche più affamato. Per tenere alta la temperatura corporea, hanno bisogno di nutrimento, altrimenti rischiano di perdere troppo peso. La dieta ricca di carne degli abitanti di Oymyakon li aiuta a scaldarsi. Ma quindi, in definitiva, come si fa a vivere dentro un freezer? “Russki chai, letteralmente, té russo, che è il loro modo di chiamare la vodka”. Un altro trucco è coprirsi con tanti e tanti strati. Cappelli, sciarpe e guanti, ecc. Oymyakon è a due giorni di macchina dal capoluogo di regione, Jakutsk (chi gioca a Risiko la conosce bene), che è a sua volta, pure lei, tra le città più gelide del mondo. Ma anche se la Jacuzia (la regione autonoma della Russia che include Oymyakon e Yakutsk) potrebbe avere il primato del freddo, anche molti altri posti nell’Alaska del nord, in Canada e Scandinavia raggiungono temperature simili. La maggior parte degli abitanti di Oymyakon sono Turkic Yakut, indigeni del Nord-est della Siberia. Tradizionalmente sono cacciatori e mandriani di renne, e visto che vivono in parte nella regione dove il suolo è congelato fino a 1.640 metri di profondità, non riescono a coltivare vegetali e fanno molto affidamento sulla carne. Un cittadino del posto, di nome Bolot Bochkarev, ha raccontato tempo fa in un’intervista che “gli abitanti della regione amano il cibo freddo, il pesce dell’artico crudo congelato, il salmone bianco, il merluzzo e il fegato di cavallo crudo congelato, ma sono considerati delicati”. Nella normale vita di tutti i giorni, ha detto, ci piace mangiare zuppe di carne. La carne fa bene”. Ma gli abitanti di questi luoghi, nonostante tutte le difficoltà, sono legatissimi, con mani e piedi, alle loro città dalle quali non si allontaneranno mai. Ma proprio mai!

           Giuliano Regiroli 

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