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Siamo i discendenti di Atlantide

Atlantide: non si ha memoria della civiltà super tecnologica, non sopravvissuta a se stessa. Le azioni di questa civiltà super evoluta ci hanno spedito nel paleolitico, con un’ autodistruzione epocale. Una esplosione atomica ha colpito l’India tra 8 mila e 12 mila anni fa.                                          Lo sostiene sul web, da un decennio, l’archeologo Francis Taylor. Avrebbe, innanzitutto, scoperto un’area di tre miglia quadrate (circa 4,82 km. quadrati) contaminata da ceneri ad alta radioattività a circa 16 Km. da Jodhpur, nel Rajasthan. Questo evento testimonia che l’uomo era in possesso di tecnologia evoluta.

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Nella foto, in alto: città sommersa al largo di Cuba

Due audaci scienziati, Paul Weinzweig e Pauline Zalitzki, nel 2001, si sono imbattuti in una scoperta alquanto epocale: una città sommersa a circa a 700 metri di profondità, al largo di Cuba con tanto di piramidi. Anche il profeta dormiente Edgar Cayce, nelle sue letture medianiche più volte parlava di Atlantide. Affermando che negli anni Sessanta sarebbero stati trovati resti di questa antica civiltà. Il ritrovamento fu quello del 2-9-1968 a Bimini nelle Bahamas: Bimini Street o Bimini Wall. A circa 6 m. di profondità si trova una strada asfaltata di pietra. La storia ufficiale dell’uomo deve ormai essere riscritta e la ricerca potenziata.                  Questo aumento di conoscenza da parte dell’uomo porterebbe dei cambiamenti epocali. L’etica regnerebbe al posto dell’attuale filosofia “vita mia morte tua”. Il messaggio è attuale o cambiamo stile di vita o periremo come gli Atlantidei, precipitando all’era della pietra.

Claudio Barattucci

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