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Linea curva nelle arti

L’edificio più semplice da costruire è quello realizzato essenzialmente attraverso l’uso di linee verticali e orizzontali esempi li troviamo fin dai tempi antichi.

Ma l’uomo, per sua natura ha voluto sperimentare nuove forme e nuovi tagli estetici “innovativi” che non siano solo i parallelepipedi.

Così troviamo l’arditezza dell’uso della linea curva, cerchi, parabole, iperbole e archi in molti edifici ma non solo anche in strutture come porte, ponti fin arrivare al moderno design che l’ha utilizzata per realizzare delle suppellettili; un bell’esempio il cucchiaio, bicchiere forchetta brocche ecc. ai mobili.

Ritornando alle costruzioni architettoniche gli elementi strutturali per costruire edifici o ponti vengono usate le coniche archi e volte. Le coniche, sono particolari curve piane, così chiamate perché si ottengono dall’intersezione tra un piano ed un cono a due falde. L’arco, in architettura, è un elemento strutturale a forma curva che si appoggia su due piedritti. La volta, in architettura viene usata come copertura di un edificio. Si realizza dall’intersezione o successione di archi. In ogni epoca l’architetto attraverso l’uso sapiente di questi elementi ha contribuito per dare forma, stile all’edifico di cui ha progettato.

Possiamo ritrovare molte testimonianze fin dall’antichità nelle diverse culture. Partendo dai Greci, Etruschi, nella cultura araba, cultura cinese, giapponese che ancora oggi possiamo ammirare.

Esempio Europeo lo ritroviamo nell’arditezza dell’architettura Gotica, gli archi rampanti come sostegni all’elevazione dell’edificio, contribuendo a configurare un nuovo stile, appunto lo stile Gotico.

Nel Rinascimento maturo, troviamo come esempio il tempietto di San Pietro in Montorio a Roma. Il tempietto fu commissionato nel 1502 a Donato Bramante. Il tempio a forma circolare è una combinazione di cerchi e cilindri. La perfetta definizione del ritmo circolare continuo, sia in altezza che in larghezza ha reso lo spazio dinamico.

La curva nel Seicento viene utilizzata per interventi urbanistici, come la piazza circolare. Un altro esempio, la facciata ondulata del palazzo Carignano a Torino, realizzato nel 1680 da Guarino Guarini, obiettivo dare plasticità agli elementi. La facciata di San Carlo alle quattro fontane a Roma, 1667 dell’architetto Francesco Borromini (Canton Ticino 1559- Roma 1667) è curva e disegna lo spazio in modo armonioso.

Rimanendo in Europa con il passare dei secoli, per dare nuovo volto agli edifici, innovazione estetica, sull’ uso della curva, dobbiamo aspettare la rivoluzione industriale. Grazie ai nuovi materiali si è potuto sperimentare la curva in elevazione, vedi Torre Eiffel. La Torre Eiffel realizzata nel 1887 su disegno di Gustave Eiffel, la cui azienda era specializzata nella costruzione di strutture metalliche. Ma gli architetti non sono ancora soddisfatti vogliono conquistare e riempire lo spazio vogliono proporsi ingegneri.

In America a New York uno dei pionieri dell’architettura moderna, Frank Lloyd Wright nel 1959 realizza uno spazio espositivo, rivoluzionario che segna il futuro dell’architettura. Lo spazio espositivo dall’esterno è visto come una spirale sembra una scultura che si è armonizzata con l’ambiente che la circonda.

Oggi nell’era contemporanea vediamo che l’architetto, l’ingegnere, il designer, l’urbanista, il geografo, geologo ecc., hanno unito le loro forze grazie anche all’informatica che oramai è in grado di fare calcoli strutturali complessi e realizzare cose che un tempo erano impossibile da realizzare. Grazie all’informatica, a internet si è in grado di analizzare, studiare qualsiasi strato o substrato del territorio dove costruire tenendo conto del suo impatto sull’ambiente circostante, pertanto, dovranno essere realizzati con materiali ecosostenibili.

                                                                                                   Stefania Monciardini

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