Nelle foto, in alto: l’artista Paul Gauguin
Siamo a Parigi nel 1848, si respira un’aria di malcontento sociale e, di lì a poco scoppierà la rivoluzione francese o la terza rivoluzione. Nello stesso anno nasce l’artista postimpressionista Paul Gauguin che la sua famiglia lo porteranno via da quel clima d’insicurezza. Si trasferiscono a Lima in Perù con il piccolo Paul e dopo sette anni vissuti oltreoceano, Paul Gauguin e sua madre ritornano in Francia, nel 1855 presso un loro parente ad Orleans. A vent’anni si arruola nella marina militare francese. A ventidue ritornato a Parigi e lavora come agente di cambio. Nel 1873 si sposa con una danese ed ebbe cinque figli. Tramite il suo lavoro, conosce il pittore Claude-Emile Schuffenecker che diventerà suo grande amico. Il giovane Paul rimane affascinato dal modo impressionista di dipingere del pittore, così da autodidatta inizia a dipingere. Diviene la sua grande passione, al punto di non poterne fare più a meno. Impara il modo di dipingere degli impressionisti, ma non si confaceva alle sue aspettative, in quanto essi avevano come obiettivo il cogliere l’attimo, il momento, così da poter imprimere sulla tele la loro impressione. Comunque di questo periodo Paul Gauguin ci lascia un quadro dove ritrasse l’amico Claude-Emile Schuffenecker con famiglia. A Gauguin, sin da giovane, piace viaggiare e ha viaggiato sempre verso paesi esotici, verso posti lontani dalla città in mondi incontaminati.
Così nel 1883 lascia la moglie e il lavoro per dedicarsi alla sua passione, la pittura. La sua massima espressione della sua ricerca al primitivismo ed esotismo, lo fa attraverso l’uso dei colori accesi, e quando va a vivere a Tahiti e nelle isole Marchesi. Per la storia diviene uno dei protagonisti del postimpressionismo. Prima di partire per Tahiti, nel 1895 e di non tornare più in Francia avvengono due incontri importanti. Primo nel 1886, l’artista Paul Gauguin incontra il pittore Bernard e insieme fondano una scuola la Scuola di Pont-Aven. Secondo nel 1888, dopo un viaggio in America si stabilisce ad Arles in Francia e qui conobbe il pittore Van Gogh. Incontro importante per i due ma che nel giro di due mesi si separano e Van Gogh si taglia l’orecchio.
Vendette poi tutto per trasferirsi a Tahiti, nel luglio 1895 partì per il suo ultimo definitivo viaggio per Tahiti e le Isole Marchesi (Polinesia). Muore nel 1903 lasciandoci come ricordo i suoi quadri che saranno d’ispirazione per la nascita del movimento espressionista.
Michele Bianchi