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Chi si ricorda di far allacciare le cinture di sicurezza soprattutto per chi sta dietro?

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L’Automobile Club d’Italia (ACI) a proposito di cinture di sicurezza dice che: Le cinture di sicurezza sono, in caso di incidente, uno dei più importanti meccanismi di protezione per chi si trova all’interno dell’autovettura; diminuiscono il rischio d’urto di guidatore e passeggeri all’interno del veicolo o la loro proiezione all’esterno al momento dell’impatto, poiché i loro corpi, se non trattenuti, continuerebbero a muoversi in avanti per inerzia e, a causa dell’energia cinetica determinata dalla loro velocità, verrebbero a scontrarsi con il volante, cruscotto, parabrezza, col pericolo di sfondarlo e finire con gravi conseguenze fuori dall’abitacolo. Il rischio di essere sbalzati fuori sussiste anche in caso di ribaltamento del veicolo. Non dimentichiamo che l’uso della cintura di sicurezza è importante si in autostrada, ma  anche in città, nonostante la velocità moderata.
La Corte di Cassazione è tornata ad offrire la corretta interpretazione della vigente normativa in materia di Codice della Strada in particolare, per quanto attiene le cinture di sicurezza. Secondo i Giudici, nel caso in cui un passeggero senza idoneo dispositivo di sicurezza come la cintura muoia o si ferisca a seguito di un incidente stradale, il guidatore va considerato responsabile e – a seconda dei casi – rischia l’incriminazione per omicidio colposo(reclusione da 2 a 7 anni) o per lesioni personali colpose (reclusione fino a 3 mesi).
Il recente caso analizzato dalla Cassazione ha riguardato la morte di una donna sbalzata fuori dalla vettura proprio perché senza cintura di sicurezza. Il conducente – scrive la Corte – è inoltre sempre obbligato ad esigere che il passeggero allacci la cintura di sicurezza. Nel caso in cui questi rifiuti di farlo, il guidatore ha il dovere di non farlo salire a bordo.

Giuliano Regiroli

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