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Atleti, preserviamo le cartilagini! Il medico suggerisce…

Nella foto, in alto: il dr. Ennio Pasquinucci nel suo studio medico milanese

Carissimi Iron Men, ho appena compiuto sessantadue anni e anche se i cinque Riti Tibetani che pratico regolarmente insieme ad una dieta proteica dissociata per quanto mi è possibile, contribuiscono a rallentare il normale processo di invecchiamento e a mantenere il tono e il trofismo muscolare, le patologie del sistema osteoarticolare come per esempio l’artrite alle mani, cominciano ad evidenziarsi subdolamente.

Nella foto, in alto: i Cinque Tibetani

Alcuni colleghi ortopedici che hanno praticato arti marziali ne danno la colpa ai ripetuti traumi anche violenti subiti nella carriera sportiva alle mani e ai piedi, ma è proprio il sistema osteoartromiofasciale che può soffrire di patologie specifiche non riconducibili come dicono gli psicologi dello sport ad un’aggressività repressa, bensì a disordini di origine in parte traumatica, ma soprattutto infiammatoria e cronico-degenerativa. L’instaurarsi di processi infiammatori determinano processiinvolutivi con alterazioni strutturali della matrice connettivale e produzione di radicali liberi che compromettono il rapportotrofico-tissutale con erosione della matrice cartilaginea, alterazione della superficie ossea e con calcificazioni intra e periarticolari. La cartilagine si riduce e si fissura, la capsula si ispessisce, la sinovia si ipertrofizza e si possono formare cisti e sclerosi dell’osso subcondrale. Visto che l’artrosi ha una genesi multifattoriale è importante agire su più fronti bloccando i processiinfiammatori e degenerativi riequilibrando i tessuti danneggiati. Se vogliamo trovare soluzioni terapeutiche al di fuori dei soliti farmaci di uso comune come cortisonici, fans, analgesici ed antireumaticvi ad azione lenta che comunque hanno tutti effetti collaterali, dobbiamo cercare nei meandri delle terapie con integratori alimentari. Fra questi esistono dei preparati venduti già confezionati a costi accettabili e ne ho scelti alcuni per la razionalità negli accostamenti del contenuto. Ad esempio, il Zeta Artrocur contiene glucosamina solfato, condroitin solfato, collagene marino, curcuma, giaggiolo e silicio. Un altro preparato utile per il trofismo dei tessuti e per sostenere il funzionamento fisiologico delle cartilagini è l’Artro Sulfur con MSM e acido boswelico, noni, salice bianco, spirea ulmaria, uncaria, ribes e acerola, come pure l’Arthos della casa farmaceutica Demetra che è anche uncronoterapico che agisce sulle due vie enzimatiche dell’infiammazione con al mattinoglucosamina, msm, rosveratrolo, vitamina C e zinco e alla sera acetilglucosamina, msm, boswelia e manganese. Interessante è che le due glucosamine hanno una velocità di assorbimento diversacreando così un effetto retard che rispetta fisiologicamente il ritmo circadiano predeterminato. Si possono usare per cicli di tre mesi non solo per la cura ma anche per la prevenzione delle patologie osteoarticolari in quanto l’msm, il rosveratrolo, la boswelia e il manganese insieme riescono a preservare le cartilagini che vengono consumate durante le sollecitazioni in ogni allenamento.

Nella foto, in alto: la differenza tra un’articolazione sana e due articolazioni affette da patologia

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