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Darwin. L’origine delle specie del collega Wallace

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Nel 1859 venne pubblicato un libro che presentava una nuova teoria in merito all’ origine della specie umana. Intitolato “L’origine delle specie” di Charles Darwin. Un testo che, fin dagli esordi, scatenò un violento dibattito tra scienziati e teologi. A distanza di più di 160 anni dalla sua pubblicazione le teorie esposte da Darwin rimangono ancora motivo di accese dispute. Di fatto, rimane una teoria e non si capisce perché accettarla senza una prova scientifica. Ancor più illogico litigare per una teoria. Il libro di Charles Darwin, “L’origine delle specie“, apparve per la prima volta nel novembre del 1859 (poi scriverà altre due edizioni aggiungendo qua e là per completare l’opera). In questo testo si propone una teoria circa l’evoluzione delle specie. L’uomo è l’evoluzione  della scimmia, questa teoria venne ampiamente ridicolizzata come “teoria della scimmia”.  Il vescovo di Oxford Wilbeforce chiese sarcasticamente: “La vostra parentela con la scimmia è da parte di nonno o di nonna?“. La teoria di Darwin sottolineava la casualità nella creazione escludendo l’intervento divino. In natura si verificano minimi cambiamenti occasionali nella struttura di una specie. I soggetti utili sopravvivono, gli altri vengono eliminati per selezione naturale. Il processo di mutamento evoluzionistico è graduale, a lungo termine e continuo. L’effetto cumulativo dei piccoli cambiamenti, in un periodo di tempo protratto, serve a creare nuove specie più evolute. La teoria era di certo affascinante, logica, semplice e rassicurante. In soli dieci anni Darwin riuscì ad ottenere l’ampio e potente appoggio della comunità scientifica, che continua ancora oggi e viene anche insegnata nelle scuole (senza riscontro scientifico). Il consenso dell’ortodossia scientifica venne riassunto, nel 1959, da Sir Julian Huxley, professore di zoologia e fisiologia al King’s College di Londra, con l’affermazione che la teoria evoluzionistica di Darwin “non era più un’ipotesi ma un fatto“. Un altro fatto curioso. Darwin non fu l’ideatore della teoria. Prese spunto da un amico e collega. Alfred Russel Wallace, che Darwin ben conosceva e che ai tempi si trovava nel sud-est asiatico, sull’isola di Ternate nelle Molucche. Il plico conteneva un articolo scientifico di nove pagine e una lettera di introduzione in cui Wallace chiedeva al suo ben più celebre collega di inoltrare il lavoro al geologo Charles Lyell, per avere una valutazione da entrambi. Darwin, già da tempo, stava lavorando al progetto dell’evoluzione delle specie e le conclusione dell’amico calzavano per l’avanzamento del suo testo. Di fatto, ancora oggi l’origine dell’uomo rimane un mistero.

Claudio Barattucci

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