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Valentina Goldaniga e le “My Wichine”. Streghe positive e porte-bonheur

Nella foto, in alto: le “My Wichine”. Opere di Valentina Goldaniga

Bella giornata di sole, con caldo intenso. Oggi, 26 luglio 2021, presso l’hotel Kristall di Buccinasco, la redazione di ‘Mondomarziale spia il mondo” ha incontrato Valentina Goldaniga. La graziosissima e giovane autrice di “My Wichine”. Le abbiamo fatto una breve intervista in merito ai suoi lavori. Eccola di seguito riportata:

D. Ciao Valentina, domanda di rito, come e quando ti è venuta questa passione per le streghe?
R. La passione per le streghe c’è da sempre. Infatti, ho l’abitudine di chiamare affettuosamente “streghe” anche le mie bambine.
D. Tu sei bella… loro brutte… perciò, certamente, non ti rispecchi in loro… dimmi qualcosa in merito.
R. Ti ringrazio del complimento, in realtà non ho mai pensato alla figura della strega come essere legato ad un aspetto fisico arcigno e attempato, come nelle fiabe. Le mie streghe sono tutte diverse tra loro. Sono principalmente donne con caratteristiche fisiche differenti, che non rispettano un modello di bellezza standardizzato. Mi piace rappresentare tutte le sfumature della donna nella sua unicità.
D. I tuoi studi? Artistici, scientifici, o umanistici?
R. Ho studiato al liceo artistico. Dopo la maturità, ho fatto corsi di perfezionamento delle varie tecniche pittoriche ma, poi, ho intrapreso un percorso formativo e professionale lontano dal mondo dell’arte.
Sono un’educatrice professionale socio psico pedagogica.
D. La tua famiglia cosa ne pensa di questa passione? Sei sposata? Hai figli? Se sì, quanti anni hanno?
R. La mia famiglia mi sostiene. Ho due bimbe di cinque e tre anni che adorano le mie Wichine, addirittura contribuiscono spesso nella scelta delle loro caratteristiche e dei colori.
D. Secondo le credenze più diffuse dalle varie culture, le streghe sarebbero state dedite alla pratica della magia, soprattutto popolare, e dotate di poteri occulti che sarebbero derivati loro dall’essere in contatto con il maligno, o comunque con entità soprannaturali. Tu cosa dici? Nell’immaginario collettivo le streghe erano donne orrende, vecchie, basse, curve, vestiti di stracci, capaci di volare sui manici di scope, compiendo azioni famigerate di ogni tipo. O in realtà, di contro, le streghe erano donne comunissime, la cui vita non aveva nulla a che vedere con il soprannaturale, o con il diavolo, dicci la tua?
R. La figura della strega ha sempre avuto un connotato negativo, legato all’occulto. In realtà le streghe erano donne comuni, ribelli e interessate alle pratiche erboristiche. Studiavano ed erano figure scomode proprio per questo.
La donna a quei tempi doveva avere un ruolo molto diverso… da qui le persecuzioni.
Non esiste reale correlazione tra strega e maligno.
Le streghe sono donne libere e sovversive, ingiustamente condannate perché diverse.
D. La tua vera visione delle streghe. Come le consideri? Essere malefici, come è comune credere, o essere benefici?
R. Le mie streghe sono definite da me :”diversamente magiche”, sono donne che compiono un’evoluzione personale.
Le opere sono correlate da una storia che ne definisce le caratteristiche.
“Diversamente magiche”, perché riescono a superare i loro limiti con le loro personali risorse.
Il mio obiettivo è far sì che lo spettatore/cliente, si identifichi in una di loro e possa essere motivato al miglioramento di sé.
Quindi sono sicuramente esseri benefici, portatrici di fortuna e positività.
D. Valentina le raffiguri solo su tela? Non hai in mente, magari più in là, di creare un tuo brand?
R. Le Wichine, sono realizzate con la tecnica dell’acquerello, su tela cartonata. Sono quadretti di piccole dimensioni, facilmente collocabili.
Opere che influenzano positivamente noi e gli ambienti che le ospitano.
In futuro magari potrebbe diventare un brand, ma prima vorrei rimanessero piccole opere d’arte. Pezzi unici.
D. So che hai aperto un profilo, su instagram, chiamato ”My Wichine’ ‘. Come mai questo titolo?
R. Le “mie Wichine”, nome volutamente italianizzato, sono opere motivazionali, facenti parte di quella nicchia artistica costituita dall’arte introspettiva, utilizzata da molti psicoanalisti come terapia per i propri pazienti.
Ogni strega ha la funzione di farci riflettere su tematiche sociali importanti, che associo sempre ad un precorso evolutivo personale.

Nella foto, in alto: una rappresentazione di una strega della nostra autrice

Siamo giunti, ormai, all’epilogo. Perciò innanzitutto, ringraziamo Valentina Goldaniga per questo interessantissimo incontro e scambio di informazioni. L’augurio della redazione di ‘Mondomarziale spia il mondo”, è che il suo lavoro possa evolversi nel tempo, è che il futuro le riservi tante soddisfazioni.
“Ad maiora semper!”.

Salvatore Capparelli

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