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Somalia. Gravi inondazioni in tutto il Paese. “Medici Senza Frontiere” assiste la popolazione

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Nella foto, in alto: emergenza inondazioni

Le copiose e prepotenti piogge che hanno colpito la Somalia a fine ottobre 2019, causando ingenti inondazioni in tutta la nazione, hanno provocato oltre tantissimi sfollati, oltre a molte vittime e danni agli allevamenti di bestiame. La regione più colpita è l’Hiiraan. Qui, con la massima  urgenza, Medici Senza Frontiere (MSF) ha inviato le proprie équipe per fornire aiuti medico-umanitari alla popolazione.
Ecco, di seguito, la dichiarazione di Gautam Chatterjee, rappresentante di MSF in Somalia e Somaliland.
“Le piogge e le alluvioni hanno inondato diverse aree della Somalia centrale e meridionale. Tante persone, troppe,  hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni per cercare rifugio nelle aree più alte. Molti i morti e danni al bestiame. L’ospedale principale nel distretto di Beledweyne, nell’Hiiraan, non è più operativo a causa delle inondazioni e tutta l’area è ancora completamente inagibile. Causa le inondazioni.
MSF ha inviato le proprie équipe per valutare le condizioni della popolazione. A gente ha bisogno di ogni cosa. I bisogni più urgenti sono l’acqua potabile, le latrine e i servizi igienici. Non ci sono anche cibo, ripari e assistenza medica urgente. Abbiamo riscontrato condizioni mediche come la dissenteria, malattie trasmesse dalle zanzare (malaria e dengue). E infezioni del tratto respiratorio. Siamo preoccupati per il possibile aumento della malnutrizione tra i bambini.

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Nella foto, in alto: gravissima alluvione in Somalia

Le nostre équipe hanno iniziato a distribuire beni di prima necessità. Tra cui tende e kit per cucinare, costruito latrine e fornito acqua potabile. È di fondamentale importanza mobilitarsi immediatamente e portare risorse sul campo per supportare e aiutare le persone. Chiediamo anche a tutte le parti del conflitto in Somalia di garantire pieno accesso a tutte le persone in difficoltà”.
MSF fornisce assistenza medica in Somalia dal 1991. Nel 2013, a causa di gravi attacchi al proprio personale, è stata obbligata a ritirare le proprie équipe dal Paese, dove ha riavviato le attività mediche nel maggio 2017. Oggi MSF supporta due ospedali regionali. Uno a Baidoa e l’altro a Galkayo. Gestisce programmi nutrizionali e prepara la risposta a epidemie in diverse aree della Somalia.

Thomas Tolin

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