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Non solo solo Red Bull ti mette le ali…

Ecco, per arrivare ad Almenno San Bartolomeo dovrebbero inventare il  teletrasporto come in Star Trek, perché se non hai la macchina non c’è nessun modo di arrivarci. Ma tutto sommato la sua mancanza ci fa apprezzare anche di più le capacità organizzative di Fabio Tornaghi. La sua vita, prima di ogni show, consiste nell’andare avanti e indietro innumerevoli volte, almeno per un paio di giorni, tra aeroporti e stazioni a prendere atleti stranieri, italiani, e vari fans sprovvisti di automobile. E prima di passare a prendere tutti, aveva programmato gli orari degli arrivi in modo da poterli gestire. Se comandasse lui la protezione civile, sono certa che tutti i terremotati avrebbero una sistemazione decente in tempi record. (Tornaghi for president!) Ma non finisce qui! Perché una volta che arrivi ad Almenno San Bartolomeo, tutto gira alla perfezione. Grande idea, sempre dall’eccelsa mente di Fabio Tornaghi redigere un volantino con su le “istruzioni per l’uso” del tifo da wrestling: un foglio con su spiegati i più comuni cori e relative traduzioni, come e quando farli. Perché se stiamo cercando di avvicinare al wrestling chi non ne sa proprio nulla o chi non mastica l’inglese, è giusto che sia così. Andrea Tagliabue di solito rimane in ombra, presenza oscura alla supervisione e organizzazione, ma anche lui fa la sua parte curando la preparazione dei match mentre Tornaghi fa la spola tra valli e città.

La location degli eventi ASCA: la bellissma e lussuosa palestra sotto il ristorante pizzeria La Quarenga
Nella foto, in alto: la location degli eventi ASCA: L’ingresso della bellissma e lussuosa palestra situata sotto il ristorante pizzeria La Quarenga

Al nostro arrivo, sul ring ci sono già alcuni atleti con Joel Redman per lo stage. Joel è un grande del wrestling: cinturato in WWE, NXT tag team champion. Alla faccia di tutti quelli che pensano che il wrestling sia finto, qua si provano chest elbow, bodyslam e mexican surfboard, prese articolari e sgambetti fino allo sfinimento, una volta dopo l’altra e ancora, e ancora e ancora, finché tutti non hanno imparato qualcosa. Fuori dal ring ci sono i due “piccoli mostri”, Akira e Gravity, persi in un mondo accessibile solo a loro, anche loro a provare quello che faranno più tardi. Quello che gli vediamo fare ha del fantascientifico, di sicuro hanno brevettato il siero antigravità. I 2 Unlimited provano tra loro, e anche qui si vedono cose belle e tante novità. Man mano che il tempo passa, gli atleti continuano ad arrivare e tutti si abbracciano e si baciano con grande trasporto. Sembrano parenti che si ritrovano per la cena di Natale. Più tardi, sul ring, saranno tutti impegnati a fingere di odiarsi, ma per ora è festa. Ci emoziona in particolare rivedere Mr Excellent. Erano otto mesi giusti che non lo vedevamo (Erika Corvo tiene il conto del tempo, gli è particolarmente affezionata, essendo stato Mr Excellent il suo “papà” di ring). Arriva Tenacious Dalla che sembra la reincarnazione di Syd Vicious. Poi Brutus, The Greatest, Steve McKee, Horus, Andy Manero, e appena arrivano si mettono a provare qualsiasi cosa e qualsiasi mossa, lì dove sono e così come stanno, ancora in giubbotto e in abiti borghesi. Gli Arrows of Hungary invece fanno le cose per bene e vanno sul ring già con gli abiti di scena, così possiamo avere un’idea delle spaventose e talentuose combo che vedremo tra qualche ora.

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Nella foto, in alto: Fabio Tornaghi e Icarus degli Arrows of Hungary

Ecco anche Andrea Malalana, l’unico arbitro al mondo che abbia il suo merchandising: indossa infatti una maglia con su scritto “You can count on me”, e sulla schiena il conto di tre e il suo nome. Tutto ebbe inizio quando gli capitò di arbitrare un match in cui c’era un heel così antipatico (ma non ci ricordiamo più chi fosse) che piuttosto che tifare lui, tutto il pubblico si mise a tifare Malalana. Da quella volta, si tifa anche per lui come se fosse un campione. E in effetti è un vero campione: giovanissimo, e già lo chiamano all’estero per arbitrare!

Andrea Malalana, il solo arbitro al mondo che abbia del merchandising
Nella foto, in alto: Andrea Malalana, il solo arbitro al mondo che abbia del merchandising

Parte lo show, e il primo match potrebbe anche essere il main event: i due Wonderkids, Akira e Gravity, l’uno contro l’altro. Ecco, diciamo che abbiamo deciso di non perdere tempo a prendere appunti per non perderci nemmeno un secondo del match, perché quello che vediamo non ha eguali. A giudizio unanime di tutto il pubblico, mai visto niente del genere da quando hanno iniziato a trasmettere il “Catch!” in tv, ai tempi di Dan Peterson. Se questi due non si perdono per strada, in WWE ci arrivano di sicuro. Gravity si inarca all’indietro in stile Matrix e schiva i colpi con la spaccata come faceva Ron Killings (R-Truth), Akira rimbalza da tutte le parti come se fosse nello spazio a bordo della ISS. Una quintalata di mosse mai viste o rivisitate in uno stile tutto loro. Favolosi. Il pubblico è già in delirio e abbiamo appena cominciato. Se c’eravate, sapete di quello di cui sto parlando. Se non c’eravate sono c… vostri, la prossima volta schiodate il culo dalla sedia e venite a vedere! Chi ha vinto tra Akira e Gravity? Ha vinto il wrestling.

Un match fantascientifico: Akira vs Gravity
Nella foto, in alto: un match fantascientifico: Akira vs Gravity

E che dire degli Arrows of Hungary che si sono scontrati con i 2 Unlimited? Talmente bravi tutti e quattro che non si sapeva più per chi tifare. Tutto quello che gli viene in mente di fare ha una potenza spaventosa. Tutto è caricato al massimo: la velocità, il dinamismo, le acrobazie… potenza allo stato puro! I loro suplex con delay durano almeno venti secondi l’uno, scanditi a gran voce dal pubblico. Le combo sono da paura e in questo show le 450 splash si sprecano. Il tifo è già alle stelle, e quando poi uno dei due Unlimited si siede all’angolo sulla terza corda, l’altro gli sale sulle spalle e da lassù fa una swanton stratosferica, che altro ci resta da aggiungere? Restiamo a bocca aperta e andiamo avanti a guardare. Mica solo Red Bull, ti mette le ali: anche questi, volano! Gli appalusi si sprecano e, come sempre, di chi ha vinto e chi ha perso non ce ne frega nulla. Con un evento di questo calibro, hanno vinto entrambi i tag team, abbiamo vinto noi del pubblico che abbiamo speso bene i nostri soldi. Ha vinto lo sport. Ha vinto il wrestling, che prima o poi farà il botto anche qua in Italia.

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 Nella foto, in alto: Arrows of Hungary vs 2 Unlimited

Altro match di livello stellare quello tra Nemesi e Ashley Dunn. Da notare che Nemesi era stato fuori per infortunio da due anni. Beh, welcome back! Un ritorno con le palle esagonali! Questi due rimbalzano da tutte le parti. Head scissor come se piovesse, spinning kick a raffica, tanti di quei calci che Ashley sembra una ballerina di can can, cross body dalla terza corda… Più che un evento, questo è un festival delle mosse da paura! Mr. Vince McMahon, vatti a nascondere! Tutti i tuoi colossi imbottiti di steroidi non hanno l’agilità, la versatilità e il dinamismo dei nostri. Non sono altrettanto genuini. Non sono altrettanto veri. Al prossimo che ci chiederà se il wrestling sia finto, risponderemo: quello della WWE, sì. E, poi salta fuori un altro match a cinque stelle: Mr Excellent vs Joel Redman. Mr. Excellent tira fuori delle insospettate doti di comedian e improvvisa una fuga da codardo che ci fa ridere tutti. Poi, passa all’azione, e allora non ce n’è più per nessuno. Ma è un uomo o una action figure snodata che puoi piegare in quattro da tutti i lati e non si rompe mai? Madonna, che incontro pazzesco! Joel è un bagno di sudore, avrà perso almeno tre litri d’acqua in dieci minuti, ma non molla. Sarà anche grosso, ma esibisce una insospettabile grazia nel muoversi, e nonostante tutto è una potenza elevata al quadrato. A un certo punto viene schienato anche Malalana, da tanto lo scontro è senza quartiere. Suplex a gogò, sgambetti sulle corde, un sacco di altre mosse a cui non sappiamo nemmeno dare un nome… Che entusiasmo poter dire di essere stati qui, di aver visto i più bei nomi del panorama italiano all’opera! Ecco, un’altra bella idea di Fabio Tornaghi è aver diviso l’evento con parecchie pause. Perché qui si tratta di sei ore filate di wrestling, e bisogna pure andare al bagno, mangiare qualcosa, bersi una birra… Senza pause frequenti sarebbe stato troppo pesante. Così, è una favola: c’è il tempo anche di commentare, scambiare due chiacchiere, sentire le opinioni degli amici, parlare con gli atleti, farsi due foto con loro…

Mr. Excellent con la nostra inviata Erika Corvo
Nella foto, in alto: Mr. Excellent con la nostra inviata Erika Corvo

Dopo la pausa arrivano Kyo Kazama e Horus vs Tenacious Dalla e Steve McKee alla faccia di tutti quelli che pensano che il wrestling sia tutto finzione, qua sono tutti rotti nel giro di tre minuti (ma non mollano di sicuro). La nostra personale opinione su Kyo Kazama è che sembra uno studente nerd preparatissimo che il giorno dell’esame, davanti alla commissione, si emoziona e fa scena muta. Di solito tira solo calci. Eppure l’abbiamo visto con i nostri occhi, prima degli show, fare tante cose belle, di tutto e di più. Davvero, credeteci, le sa fare! Giuriamo, l’abbiamo visto! (Perché fai così, Kyo? Facce sognà, te prego!) Oggi, invece, ci stupisce. Invece di limitarsi al solito repertorio di calci, si ricorda la lezione e si becca un bel 7 in pagella. Bravissimo, Kyo! Continua così! Steve è sempre all’altezza di qualsiasi avversario e la vittoria del suo tag team  sarebbe meritatissima, senonché si aggiudicano la vittoria Kyo e Horus dopo un’interferenza di quell’antipatico di Mijatovič. Ora è il turno di Dover (Arrows of Hungary) vs Nemesi. Nemesi è tornato in perfetta forma: head scissors come se piovesse, enziguiri kick a profusione, acrobazie di tutti i tipi come grandine. Non perdiamo tempo a segnare i nomi delle mosse che vediamo: ce le guardiamo e basta, e non rompeteci le scatole che anche noi abbiamo pagato e vogliamo goderci lo show! Nemesi si aggiudica il match con un bellissimo moonsault dalla terza corda.Di delizia in delizia: Ashley Dunn vs Mijatovič vs The Greatest. Mijatovič si defila furbescamente e lascia la scena agli altri due, che si scatenano in una battaglia furibonda senza quartiere e  senza esclusione di colpi. A The Greatest dovrebbero dare una medaglia al valore per tutto quello che dà sul ring. Siamo disperatamente innamorate di quello che fa quest’uomo ogni volta che sale tra le corde. Non si risparmia mai e offre il centodieci per cento ogni volta. A livello scientifico sarebbe interessante misurargli battito cardiaco, pressione e respirazione per capire se sia davvero umano o un cyborg replicante. Come in tanti incontri in cui la story line detta legge, all’ultimo momento torna Mijatovič e li frega tutti. Nel match seguente, Icarus vs Andy Manero, la storyline si consolida facendo arrivare tutte le cinture in mano all’Arcadia, la stable di Kyo Kazama.

Il mostro sacro del wrestling italiano: The Greatest
Nella foto, in alto: il mostro sacro del wrestling italiano: The Greatest

Due perle finali come fuochi d’artificio, in cui i colpi finali sono i più forti di tutti. Invece di un main event, qui ce ne sono due! Il primo: i nostri Wonderkids vs i 2 Unlimited, un tag team bollente che arriva dall’Irlanda. L’apoteosi! Atleti che volano da tutte le parti che sembra che gli scorra Red Bull nelle vene. Sono tra il pubblico, si schiantano sulle sedie, se ne vanno in giro a menarsi per l’arena… così tanto che il posto più sicuro è il ring, vuoto e deserto. No, anzi: ma che deserto? Tutto il pubblico si riversa attorno al ring a battere sul tatami facendo un casino infernale. I lottatori, intanto, continuano a fracassarsi di botte da orbi mai viste. Il miglior evento che si sia mai visto: intenso, denso, carico e potente, acrobatico e velocissimo, strabiliante e senza respiro. Incredibile, indimenticabile! Siamo tutti in piedi a urlare il nostro rispetto e la nostra gratitudine a questi meravigliosi atleti, per lo show che ci hanno regalato. Non abbiamo più voce ma l’adrenalina è alle stelle e l’entusiasmo per questo grandioso spettacolo è così intenso e concreto che si può tagliate con la motosega. Anche questa volta, ha vinto il wrestling con quattro lunghezze di vantaggio. L’ultimo match, poi, avrebbe bisogno del commento di un sismologo, piuttosto che del nostro. Joel Redman vs Bad Bones. Di questo match vi dirò soltanto una cosa, e il resto immaginatevelo di conseguenza. Bones lancia Redman contro il muro. Un muro di cemento e mattoni, il solido muro della palestra della Quarenga. IL MURO SI PIEGA, RAGAZZI! Chiedete a chi vi pare: tutti i presenti hanno visto il muro flettersi come durante un terremoto. Qualcuno ha davvero temuto crollasse. Serve altro? Chi si perde il prossimo evento non è figlio di Maria. A’ la prochaine!

Joel Redman vs Bad Bones
Joel Redman vs Bad Bones

                                                                                                                                                                                                                                                    

I Wonderkids vs i 2 Unlimited
I Wonderkids vs i 2 Unlimited

                                                        

 Akira e Gravity durante le prove…  https://youtu.be/aHqKbe__zLo

                                                                                                                                                      Erika Corvo

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