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Coronavirus. Sfonda anche la “Bab” del Marocco

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Il Convid-19 e’ troppo forte e sfonda anche la “bab,بَاب”  (porta, in dialetto maghrebino, ndr.) del regno del Marocco ed entra prepotente. Mietendo già  le prime vittime. Attenzione, il Coronavirus non è un’influenza, come molti credono, ma una malattia più severa! È una cosa molto seria. Da non prendere sotto gamba. Oltretutto, è altamente infettivo. Il Marocco, con mossa celere e abile, chiude le frontiere. A centinaia di italiani bloccati laggiù viene offerta ospitalità nelle case dei marocchini residenti in Italia. Le notizie corrono nel mondo. È pandemia. Non più epidemia, ormai. Lo ha dichiarato il 13 marzo 2020  il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus. Il virus galoppa a briglie sciolte per il mondo  Non conosce confini politici. Non conosce confini fisici.

coronavirusNella foto, in alto: il Coronavirus

La pandemia è controllabile solo se i governi mettono in campo le misure necessarie per contrastare la patologia.  In Marocco i pazienti che hanno contratto la malattia virale sono, ad oggi, ufficialmente 38, ma si parla di molti di più, mentre qualche giorno fa una signora di circa 90 anni, già sofferente di altre malattie croniche, è deceduta in un ospedale di Casablanca per complicazioni da Coronavirus. E un altro morto, poco dopo,  a Salé. Il ministro dei Trasporti del Marocco, Abdelkader Amara, è risultato positivo al Coronavirus. Il ministro era rientrato di recente da un viaggio di lavoro che lo aveva portato in alcuni Paesi europei.

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A confermarlo è l’agenzia stampa ufficiale marocchina, Map. Il Convid-19 è una patologia subdola. Altamente surrettizia.          I suoi sintomi si possono confondere con quelli di una banale influenza. Cosa importantissima.                  In presenza di sintomi non fare mai il “fai da te,” o guardare su internet. Unica cosa da fare, è chiedere lumi ad un medico. Meglio se quello di famiglia. Sarà lui, poi, a valutare di caso in caso. Altra cosa da evitare assolutamente. Intasare i pronti soccorso! Non devono essere presi d’assalto perché hanno già parecchi problemi ingenti. Visto il momento molto critico. Già da qualche giorno anche il Marocco ha chiuso tutte le scuole, di ogni ordine e grado, e le università.

Fino a nuovo ordine, per contrastare la diffusione del Coronavirus. La misura comunicata dal ministero della cultura e dell’educazione riguarda ogni tipo di scuola presente in Marocco, sia pubblica sia privata. Come in Italia, anche i marocchini hanno fatto incetta di alimenti. Presi d’assalto i supermercati dei centri commerciali. Gli scaffali deserti. Senza più sorta di cibo. Il panico ha abbracciato anche il Maghreb. La paura regna sovrana. A differenza dell’Italia,  in Marocco la buona sanità (cliniche private) va pagata e a caro prezzo.

E se non possiedi il denaro, molto probabilmente, vai incontro a grossi problemi di salute, se non addirittura alla morte.

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Gratis, purtroppo, ci si può curare (se riesci, viste le lunghissime file d’attesa) solo negli ospedali pubblici. Posti fatiscenti, senza attrezzature e inaffidabili. I sistemi sanitari marocchini sono molto fragili. Quindi, l’unica soluzione è debellare il prima possibile il maledetto virus. In questi giorni,  infatti,  i militari si sono dati e si stanno dando da fare   per far rispettare le ordinanze del governo reale. Addirittura, dove necessita, nei quartieri più  popolari delle città a suon di manganello.

IMG_2280Nella foto, in alto: il re del Marocco, Mohamed V

Restare a casa è l’unica soluzione per risolvere, celermente, il problema. Questo il re del Marocco lo sa. E lo sa bene! Speriamo bene, inch’Allah!

               Giuliano Regiroli

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