Print

Posted in:

Babbo Natale e la sua storia

Babbo Natale è per tutti noi il nonno buono. Lo zio che arriva a regalarci le nostre emozioni , a materializzare e rendere concreti i nostri sogni, i nostri desideri. Chi di noi non aspettava il suo arrivo da piccoli, la sera della vigilia, avvolti in un abbraccio alchemico di sensazioni mai provate. Babbo natale si presenta come l’omone con la barba bianca e il vestito rosso. Porta doni ma prima ancora porta luce. Porta gioia e soprattutto ci porta la speranza che non è mai troppo tardi per essere buoni. Per essere migliori. Ma qual’è la vera storia di Babbo Natale ? In origine veniva rappresentato come un elfo o un uomo altissimo e molto magro che indossava una tunica di pelle simile ad un cacciatore. Si narra che la figura di Babbo Natale sia ricondicibile a San Nicola vescovo. babbo nataleIn alcuni paesi dell’Europa, tipo il Belgio e i Paesi bassi, ancora oggi viene rappresentato con abiti vescovili. In Olanda viene chiamato Sinterklass ovvero San Nicola. In Inghilterra viene chiamato Santa Claus. La tradizione popolare in Europa fa nascere la figura di babbo Natale dal Dio Odino il quale ogni anno faceva una battuta di caccia nei giorni del sostizio d’inverno. Era quindi tradizione che tutti i bambini mettessero sotto il camino i propri stivali e le proprie scarpe riempite di carote e ortaggi per sfamare il Dio Odino in caso passasse da quelle parti. Il regalo che il Dio lasciava loro come ringraziamento venne considerato un vero e proprio dono propiziatorio di fortuna e serenità. Il dono che il Dio lasciava ai ragazzi era per lo più dolci o caramelle. Questa tradizone olandese arrivò nelle Americhe grazie alle colonie. Ancora oggi, la sera di Natale, i bimbi mettono la calza nel camino in attessa del Nonno cacciatore stanco e buono. In svezia il nonno cacciatore lo si immagina cacciare con 12 elfi . La tradizione immagina un gruppo di tredici figure che si deve riposare e ristorare entrando nelle case dei bimbi. A titolo di ringraziamento lascerà tredici doni, uno a testa. Da sempre in Svezia, i bimbi ricevono a Natale tredici piccoli doni tra dolci, caramelle e giocatolli. Una curiosità ? I tredici doni vengono donati da un folletto uno a sera per tutti i dodici giorni che anticipano il Natale. L’ultima notte arriva il cacciatore buono con il dono più bello e soprattutto, il desiderato. Nella storia Il Babo Natale con il vestito rosso e la barba bianca si attribuisce ad una tradizione inglese che originariamente lo vedeva vestito di verde ornato da una pelliccia lunga fino ai piedi. L’omone rappresentava lo spirito della bontà e della salute che venne ripreso anche da Charles Dickens nel suo ”  Canto di Natale ” , con il nome di ” Spirito del Natale“. nataleE’ degli scrittori il vero merito della diffusione del culto di babbo Natale. Nel 1809 Washington Irving immagina un Nicola che passa sui tetti con il suo carro volante portando regali ai bambini buoni. Un libretto anonimo in versi, “The Children’s Friend”, mostra la prima vera apparizione di Santa Claus, associato al Natale ma senza qualsiasi caratteristica religiosa, e vestito nelle pellicce tipiche dei buffi portatori di doni germanici. Questo Papà Natale porta sia doni ma altrsì affligge punizioni ai bambini cattivi e arriva con un carro trascinato da una renna. Nella poesia di Clement Clark Moore “A Visit From St. Nicholas” (1822), le renne diventano poi otto e il carro si trasforma in una slitta. Verso la fine del secolo, grazie alle illustrazioni di Thomas Nast, Babbo Natale assume le fattezze che gli attribuiamo ancora noi oggi: un omone vestito di rosso con la barba lunga e il cappello a punta. La sua terra è il Polo Nord, la sua slitta è trainata da renne e vola nel cielo, ma porta i regali solo ai bambini che si sono comportati bene. Nei primi anni del 900 Babbo Natale compare nelle pubblicità di Coca Cola. 1920. Nel 1930, l’artista Fred Mizen disegnò un Babbo Natale in un grande magazzino che beveva una bottiglia di Coca-Cola in mezzo alla folla. Nel 1931 l’azienda cominciò a fare pubblicità sulle riviste popolari. Così Coca-Cola commissionò al disegnatore del Michigan Haddon Sundblom delle illustrazioni pubblicitarie con protagonista Babbo Natale, un vero Babbo Natale. Il nostro, quello che sa sempre ci ricorda che è nell’essere migliori che possiamo vivere il  vero spiriro del Natale.

   Thomas Tolin

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *