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Vigile urbano trasforma gli uffici della polizia locale in agenzia di assicurazione abusiva

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Il fenomeno degli assicuratori “abusivi” è tutt’altro che debellato; ne è prova il caso finito recentemente agli onori della cronaca giudiziaria, fino ad arrivare alla Corte di Cassazione: coinvolto e condannato un vigile urbano del Messinese. L’uomo, secondo la ricostruzione degli inquirenti e le motivazioni in sentenza, avrebbe utilizzato gli uffici della Polizia municipale per stipulare polizze di assicurazione per conto della moglie titolare di una subagente; una soluzione particolarmente efficace e redditizia, tenuto conto anche del ruolo di pubblico ufficiale rivestito dal vigile stesso. Malgrado alcune segnalazioni, tutto era proseguito senza problemi per anni, fino a quando un’ispettrice aveva denunciato la situazione , da qui i tre gradi di giudizio e la condanna finale in Cassazione per peculato d’uso continuato. Il Vigile non è stato licenziato, ma affidato ad altre mansioni.

                                                                                                                                                                           Giuliano Regiroli

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