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Le polizze dormienti? Risvegliamole

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Le polizze cosiddette “dormienti”, sono quelle sottoscritte da persone decedute o scomparse e, soprattutto, con beneficiari ignari dell’esistenza della polizza stessa. Quanto tempo abbiamo per richiedere la prestazione? I diritti che derivano dalle polizze vita si prescrivono in 10 anni dall’evento che può essere il decesso dell’assicurato o la scadenza del contratto; oltre questo termine le Imprese devolvono le somme al Fondo Rapporti Dormienti istituito presso la CONSAP. Il termine di dieci anni si applica agli eventi accaduti dal 20 ottobre 2010. L’IVASS (Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni) ha reso noto, di aver “risvegliato” ben 187.493 polizze vita per un ammontare complessivo di oltre 3,5 miliardi di Euro. I pagamenti delle stesse sono iniziati dopo la verifica, da parte delle compagnie assicurative, dei codici fiscali con l’Anagrafe Tributaria. Secondo l’IVASS, restano ancora aperte, ben 900.000 posizioni, riguardanti per la maggiore polizze temporanee caso morte; la ricerca verrà estesa anche ai contratti scaduti nel quinquennio 2001-2006 e a quelli più recenti, esempio 2017 e non ancora liquidati, sarà obbligo delle compagnie comunicare tempestivamente all’IVASS i codici fiscali dei clienti e degli eventuali beneficiari entro la fine ottobre 2018. Se si volesse verificare la stipula o meno di una polizza vita da parte di un familiare, si può interpellare il servizio di ricerca coperture messo a disposizione dall’ANIA, Associazione delle Imprese Assicurative.

 Giuliano Regiroli

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