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Il Wrestling… the show must go on!!!

 

Le origini americane del wrestling, risalenti ai primi anni del XX secolo, si rinvengono nelle fiere itineranti, durante le quali spesso era presente un’esibizione di combattimento. Gli atleti coinvolti utilizzavano tecniche provenienti da diversi stili di lotta e di arti marziali. Il wrestling ebbe la sua prima evoluzione contemporaneamente alle prime leghe con una struttura simile a quelle attualmente utilizzate nel pugilato. Fu nella metà degli anni ottanta che Vince McMahon iniziò a riferirsi alla sua World Wrestling Federation (WWF) come promotrice di “sports-entertainment” (sport-spettacolo). Nel 2002, in seguito ad una causa intentata da parte del World Wildlife Fund, la WWF divenne WWE, ovvero “World Wrestling Entertainment”. Al giorno d’oggi il wrestling è simulato, nel senso che l’esito dei matches è predeterminato e l’effetto delle mosse è volutamente esagerato da chi le subisce. Tuttaviale proiezioni utilizzate possono essere decisamente rischiose se non eseguite correttamente. I colpi inferti sono dati in modo da procurare il minor danno reale possibile. Alcuni wrestlers adottano una tecnica di lotta particolarmente aggressiva (stiff): i colpi vengono inferti in modo forte e violento, per meglio offrire al pubblico una sensazione di realismo scenico. Solitamente solo l’esito finale e alcuni momenti particolarmente spettacolari (detti spot) vengono programmati dai wrestlers durante gli allenamenti; le rimanenti parti del match vengono improvvisate, ma cercando di informare sempre l’avversario delle loro prossime mosse. Anche l’arbitro collabora nel segnalare il momento in cui eseguire gli spot in situazioni inaspettate o di pericolo. In alcune occasioni di riprese televisive viene sfruttato l’effetto scenico ed emotivo legato al sanguinamento, che può essere anche reale se lieve. Nel sito http://www.wrestlingworld.it/Historical/Lastoriadelwrestling/intro.htm si possono trovaretutte le informazioni utili di questa disciplina che è difficile inquadrare tra le arti marziali per l’essenza di vera competizione.

Giovanni Bonomo 

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