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Conosciamo la nostra Erika Corvo. La controintervista. (terza ed ultima parte)

 

Ed eccoci con la parte conclusiva, che comprende le domande più strane e irriverenti. Buona lettura, buon divertimento e buonissimo 2017 a tutti!

Da Alessandro Tulelli: quali sono i tuoi Dream match o incontri inediti e mai avvenuti che dovrebbero e potrebbero avere luogo nel panorama del Wrestling nostrano ?

A questa domanda purtoppo non posso rispondere appieno in quanto non ho mai visto i ragazzi delle federazioni del sud. Se posso riferirmi a quelli che ho visto, posso dire che sarebbe interessante vedere i Wonderkids contro la Roman Dynasty, ma anche il Marchese contro Kyo Kazama non sarebbe male: hanno stili così diversi che non saprei davvero cosa aspettarmi da questo ipotetico match. Poi… The Greatest e Ape Atomica contro Steve McKee e Charlie Kid come tag team match. Graves e Brutus contro Scandalo e Darkness II° come hardcore match, e il Gladiatore Vaccarini con Zio Bronson contro gli Headhunters o contro gli Arrows of Hungary giusto per vedere qualcosa di pazzesco. Beh, potrei andare avanti fino a domani a inventarmi match, meglio tagliare o divento noiosa.

Da Andrea Duca – Black Ice: sei una promoter con un budget illimitato, fammi la tua card per uno show scegliendo chi vuoi.

 Se oltre al budget avessi anche poteri paranormali, farei risorgere Eddie, ma qui sconfiniamo nella fantasia pura. Restiamo coi piedi per terra. Senza dubbio:

AJ Styles vs Chris Daniels vs Petey Williams.

Low Ki vs Jerry Lynn.

Ray Mysterio vs Sin Cara.

I Wonderkids vs Motorcity Machine Gun.

Jeff Hardy e Ron Killings (R-Truth) vs gli America’s Most Wanted (ve li ricordate, James Storm e Chris Harris?).

Gail Kim vs Awesome Kong.

Shark Boy vs Curry Man vs Carlo Birra.

Basta, o stanotte mi metto a piangere!

Andrea Duca mi ha fatto un sacco di domande bellissime. Un fuoco di fila: è più importante essere o apparire sul ring ?

 Senza ombra di dubbio, essere.  Lasciate parlare i fatti e la bravura, piuttosto che un’esibizione di muscoli pompati. Anche se questi sono belli da guardare, le belle statuine si possono esibire meglio sulla spiaggia di Riccione che tra le corde. Poi, l’ho detto, io sono per gli atleti piccoli e scattanti. Basta guardare Jeff Hardy, AJ Styles, Chris Sabin, Amazing Red, Ray Mysterio. Non sono colossi, ma sono la crème di questo sport. Non bastano cento Randy Orton a fare un solo Jeff Hardy. Se poi hai anche carisma, puoi permetterti anche da andar in giro vestito da tacchino come fece tanti anni fa AJ Styles (e come ho visto fare da Scandalo l’anno scorso) che ti applaudono lo stesso. Chi si ricorda di Curry Man (che poi era Chris Daniels)  e Shark Boy? Chi non è morto dal ridere quando arrivava Boogie Man da sotto il ring con la bocca piena di lombrichi e si tirava la sveglia sulla testa?

Nella foto, in alto: e chi non rideva all'apparire di Boogeyman?
Nella foto, in alto: e chi non rideva all’apparire di Boogeyman?

Eppure le risate più indimenticabili le ho fatte con Delirious e la sua gimmick demenziale: un deficiente vestito di verde con un sacco di lunghissime stelle filanti attaccate alla cima della zucca. Non faceva assolutamente una cippa: arrivava di corsa con tutte le stelle filanti che svolazzavano dietro di lui. Faceva al gran galoppo tre o quattro giri attorno al ring mentre chi ci stava sopra lo guardava come si guarda un fesso che corre senza senso. Saliva su, si beccava uno sberlone della madonna e scendeva giù di nuovo. Altro giro di ring di corsa e spariva nel backstage. Sì, ma al commento c’erano Fabrizio Ponciroli e Riccardo Fiorina… ci hanno ricamato su per settimane, e come vedete, me lo ricordo ancora adesso.

Apparire, non serve a niente.

Nella foto, in alto: l'indimenticabile Delirious
Nella foto, in alto: l’indimenticabile Delirious

So che non segui più la WWE… come mai?

 Dio mio, una soap opera! Voglio dire, è facile che in America lo spettacolo duri tre ore, e devono pur riempire in qualche modo, ma anche in questo caso avrei da discutere: hanno i migliori atleti al mondo, ma mettili tutti sul ring che viviamo tutti più felici, no? No. In Tv si vedono due orette scarse di programma inframmezzato da tonnellate di pubblicità, e non fanno altro che chiacchierare per tre quarti d’ora totali. E il wrestling, vero, quello lottato, che fine ha fatto? Davvero, qualche volta ho tenuto il conto dei tempi, giusto per annoiarmi un po’. Dal punto di vista manageriale, sono superstar superpagate, e se si spezzano un’unghia ti mandano in rovina…  e allora pagali di meno e fai combattere più persone, che il rischio cala in modo proporzionale al tempo che passano lottando. Posa e Franchini… non me ne vogliano, ma non si può essere simpatici a tutti. È proprio questione di pelle, non posso farci niente, non li reggo! Ogni tanto ci provo, a guardare… Dopo due minuti cambio canale. Mi scuso in anticipo con loro, saranno sicuramente bravissime persone e serissimi broadcaster. Razionalmente capisco che la mia è un’antipatia senza alcun senso logico, ma non so cosa farci: non mi piacciono!

Pensi che il prowrestling sia più legittimato dai pesi massimi o dai cruiserweight con i voli da circo?

 I miei gusti sono una cosa e uno spettacolo equilibrato è un’altra cosa. Servono entrambe le cose e non solo quello. Ci vogliono big men e cruisrewight, ragazze, “pagliacci” (nel senso più buono del termine), intrattenitori, figaccioni muscolosi e simpaticoni accattivanti. Poi, ognuno faccia il tifo per chi gli piace di più!

Venire dal mondo delle arti marziali secondo te può aiutare un prowrestler o può essere un “difetto”?

 Puoi venire anche dal mondo del circo equestre, ma sta a te, come per ogni altra cosa, farne un pregio o un difetto. Se tu, come persona, sai tenere la mente aperta, fondere le varie esperienze e creare qualcosa di nuovo come una magica alchimia, continuare a imparare, arricchire la tua esperienza e quella di chi ti sta vicino, allora va tutto bene. Se parti dicendo che sai già tante cose e non hai bisogno di imparare niente, torna da dove sei venuto che è meglio per tutti! Quando è stato bookato Emanuele Vaccarini, sono stati tutti felici, pubblico e spogliatoio. Emanuele è maestro in tantissime arti marziali e continua a voler imparare. So che sono rimasti tutti molto colpiti quando ha chiesto con tanta umiltà di spiegargli cosa dovesse fare esattamente, e Signore Iddio, quanto l’ha fatto bene!

Nella foto, in alto: Emanuele Vaccarini. Attore e maestro di molte arti marziali
Nella foto, in alto: l’imponente Emanuele Vaccarini, attore e maestro di molte arti marziali

Goldberg distrugge Brock Lesnar in poco più di un minuto, scelta giusta o follia ?

 Il bello o il brutto di diventare vecchi, è che tutto quello che voi vedete per la prima volta, io l’ho già visto e rivisto. Chi è che si ricorda Chris Benoit quando ha battuto Orlando Jordan per tre volte – intendo in tre puntate consecutive – in meno di mezzo minuto? Tutte le volte Jordan chiedeva il re-match e puntualmente veniva sconfitto di nuovo in meno secondi di prima. È stata una bellissima storyline allora come lo è adesso. Ne avete parlato talmente tanto, avete spammato e commentato la faccenda a tal punto che perfino io che non guardo più la WWE ho visto il video e qualche centinaio di commenti. Scatena la fantasia, i confronti, le polemiche, i perché e i percome… Bene o male, l’importante è che se ne parli, no? Hanno fatto centro!

Da Mirco Majavacchi: Perché hai deciso di donare la tua sapienza di scrittrice al mondo degli sport da combattimento?

Perché sto facendo la stessa cosa: faccio in modo che se ne parli! Invece di dire chi ha vinto e chi ha perso, ci ricamo sopra e ci metto del mio. Romanzo tutto. Se riesco a fare in modo che voi commentiate, ne parliate tra voi, ci litighiate, abbiate opinioni differenti, allora anch’io ho raggiunto il bersaglio. Chiunque può leggere i miei articoli, anche chi non segue il wrestling o non ne capisce niente. Spammateli a raffica. Non perché abbiano chissà che valore, ma perché vengano letti dal maggior numero di persone. Non è roba tecnica: è narrativa, se non ve ne siete accorti, farcita a dovere di eroi e cavalieri che combattono i loro draghi privati. Vi sto raccontando una storia che parla di tanti Superman che, sconfitti i nemici galattici si tolgono il mantello, si rimettono gli occhiali da miopi e tornano in ufficio con in tasca le pastiglie per l’acidità di stomaco. Perché il wrestling è magia pura, ed è questo il messaggio che deve arrivare. (strizzatina d’occhio)

Ancora da Mirco Majavacchi: se tu fossi una combattente che tipo di combattente saresti?

 Una combattente di merda perché non riuscirei mai a vendere le mosse: mi diverto troppo. Pensa che schifo di match, se mi scaraventano di qua e di là e invece di fare facce doloranti mi rialzassi ridacchiando e dicendo: “Yeah, venuta bene, vero?”

Da Vanessa Di Giovanni: L’intervista più bella che hai fatto? E quella che vorresti fare?

 Le più belle, sono due: quella a Scandalo e quella al Marchese. Scandalo, non solo è un personaggio di un carisma totale ma sa scrivere, ha stile nell’esprimere i suoi pensieri: è interessante, spiritoso, conciso… potrebbe davvero fare lo scrittore!

Il Marchese, l’ho già detto: che vi piaccia o no, con la cultura che ha e per il modo in cui scrive, non solo potrebbe, ma dovrebbe fare lo scrittore. Cosa che sto incoraggiando a fare da un pezzo. Scrive meglio di tanti scribacchini del cavolo, i cui libri si trovano in vendita nelle librerie di mezza Italia, credetemi!

Nella foto, in alto: il carismatico Scandalo!
Nella foto, in alto: il carismatico Scandalo!

Da Carla Rossi: Perché non scrivi un libro sul wrestling?

 Già fatto. Il romanzo esiste, ma è ancora un manoscritto. È che per pubblicarlo bisogna prima che lo trascriva tutto al pc, e con tutti gli altri impegni che ho, diventa una cosa lunghissima. Si intitola “Shadir, i Guerrieri Ombra”, ed è un fantasy ucronico (cioè non ha una collocazione precisa nel tempo) in cui mi sono ispirata a wrestlers famosi per tutti i personaggi. Nella seconda parte del racconto ci si scontra per la battaglia epica tra buoni e cattivi a suon di spinning kick, bodyslam, backbreaker, powerbomb e via dicendo. Tutto secondo lo stile che già conoscete.

Da Steve McKee: Raccontaci come hai iniziato a scrivere e da cosa prendi ispirazione!

 Steve, sarebbe troppo lungo! Se vuoi saperlo, sia sul profilo FB “Erika Corvo Scrittrice” che sulla mia pagina “Erika Corvo autrice, scrittice, cantante, stand up comedian” puoi cercare nella sezione note la mia biografia: questo è il link: https://www.facebook.com/notes/erika-corvo-scrittrice/piccola-biografia/581195402027691

Da Lucia Daluiso: Se potessi chi vorresti sfidare sul ring? E a cosa lo sfideresti giù dal ring?

Sul ring? Con la forma che ho, potrei sfidare qualcuno solo a chi rotola meglio! Giù dal ring, mi diverto già con Giglio a sfidarci a Karaoke. Ha una bellissima voce, e anche Steve McKee canta da Dio, ma mi dicono che anche Entertrainer non scherza… Alfredo, facciamo un gountlet match? È una sfida ufficiale!

Da Steve McKee: cosa ti piacerebbe ancora sperimentare a questo punto della tua vita?

 Le cose che ancora voglio fare prima di morire: Una gimmick a bordo ring sarebbe il massimo. I ruoli, ne ho già parlato prima. Non è che mi manchi la fantasia per inventare qualcosa che faccia divertire il pubblico.

Non sono mai stata in elicottero, e non mi dispiacerebbe farci un giretto. Ma mi basta l’elicottero, non vorrei fare l’astronauta: troppa gente stipata in troppo poco spazio.

Magari tra mille anni andrò a vivere in montagna come un’eremita a scrivere altri romanzi e coltivare erbe officinali

A parte questo, ho fatto tutto quello che volevo fare e mi sono tolta tante soddisfazioni. La vita è una partita a carte, e non sempre hai la fortuna che ti càpitino in mano quelle migliori, quando nasci. Ma dico sempre che per le carte che ho avuto, ho giocato una bellissima partita. Sulla mia lapide, scriveteci: “Prima di essere morta, è stata maledettamente, disperatamente  viva”.

E ora passiamo alle domande frivole!

Da Emanuele Vaccarini: Il tuo piatto preferito?

Pizza! Calzone farcito senza carciofi.

Scapperesti una settimana con me su un’isola deserta?

Anche due, ma a queste condizioni: Che sull’isola ci sia un ring. Che ci sia carta e penna per scrivere appunti. Che in quei giorni non ci siano eventi di wrestling in giro, perché, perdonami, ma non me li voglio perdere.

Da Mr. XHamster: ti faresti dare un giro di valzer, o gireresti una scena con me?

Un giro di valzer con te, guarda, mi lusinga tantissimo, ma non sono pedofila. Una scena con te? Certo!

Che tipo di scena?

Quella dove lui la buca con uno spillo per vedere se lei si sgonfia e vola via come un palloncino. Oppure quella dove ci spogliamo e scoppiamo a ridere tutti e due.

Da Carlo Birra: Ti piace la birra?

Con la pizza, è la morte sua!

Che ne pensi del mio personaggio?

Adorabile, Carlo! Sei il più bel “pagliaccio” sul ring! Simpatico, ironico e unico nel suo genere!

Da Andrea Pain Orlandi: 2) Preferiresti una serata romantica con King Kong Bundy oppure Seth Rollins?

 Per una serata romantica, sceglierei uno qualsiasi di voi (a parte l’age gap) per il semplice fatto che quelli stanno là e voi siete qua. Poi, con le belle statuine non ci esco più da quando avevo vent’anni. Una volta ho rimorchiato uno che faceva il modello e sembrava Ivan Drago (Rocky). Ho esibito per un pezzo la sua fotografia, poi ho capito che era una mongolata tremenda. Vabbè, avevo vent’anni. Poi si cresce.

Sabato sera sei libero?

 Se ti trovassi in pericolo chi chiameresti in soccorso? A.) Damien Demento, B. )  Duke The Dumpster Droese C) Pain

 Ma secondo te, se sto in pericolo chiamo uno che per arrivare deve prendere l’aereo? Se mi fai avere il tuo telefono, chiamo te, altrimenti, chi arriva arriva!

Da Eugenia Guerrieri un fuoco di fila: Sai per caso dirmi se Hulk Hogan avesse una scorta infinita di magliette?

No, nascosti sotto il ring c’erano dei sarti cinesi che le recuperavano e le ricucivano assieme in modo che sembrassero nuove per la prossima volta

Non so se la scorta fosse infinita, ma ho idea che comunque i suoi fan più accaniti fossero i rivenditori di magliette!

Faresti mai la “danza” di The Ultimate Warrior, quando scuote le corde?

È lui che ha copiato da me quando vado per ritirare i panni asciutti e li trovo ancora bagnati…

Ma The Undertaker quando gioca a carte BARA?

Per quello nessuno vuole giocare con lui in quella baracca di casa sua!

Secondo te a The Undertaker piacciono le elezioni perché la gente va alle urne?

Ah, ora capisco perché ultimamente nessuno va più a votare!

E con questo abbiamo finito. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno inviato le loro domande. Come avrete potuto notare,  ho risposto a tutti!

Ciao e alla prossima! Baci.

                                                                                                                                                              Erika Corvo

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