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Cartoomics 2017. L’evento dell’anno

Impegni permettendo, eccoci anche quest’anno al Cartoomics. Ci siamo perse la giornata di ieri per via di altri impegni e oggi siamo in mostruoso ritardo per lo spettacolo delle 12.30, già quasi alla fine, ma ci siamo! Stesso padiglione, stesso posto. Il camerino è piccolissimo e di conseguenza sotto il ring ci sono talmente tante borse e borsoni se ci infili ancora uno spillo, si alza. Che gioia rivedere i cari visi che non vedevamo più da un pezzo. Qualcuno è cresciuto, qualcuno è invecchiato, qualcosina è cambiata. Come già sapete, di chi ha vinto e chi ha perso, “nun ce ne po’ fregà de meno”. Qui ci sono le emozioni, le impressioni, le sensazioni e tutto un panorama di ciò che accade ai piedi del ring. Il nostro Alex Castro, che avevamo intervistato come rookie, ha esordito sul ring proprio ieri nella giornata di apertura contro gli Urban Guerrilla. Noi non c’eravamo e non abbiamo potuto tifare per lui. Adesso sfoggia una chioma decolorata e ci racconta che più tardi sarà lui, in elegante giacca bianca, a presentare qualche incontro.

Nella foto, in alto, il pubblico del Cartoomics
Nella foto, in alto: il pubblico del Cartoomics

Oggi siamo arrivate appena abbiamo potuto, ma ci siamo perse quasi tutto il primo segmnento di incontri, tra cui anche il match femminile tra Queen Maya e Jokey. Peccato, mannaggia! Ci rifaremo domani! In compenso, a bordo ring abbiamo il piacere e l’onore di incontrare i signori Bernocchi senjor, papà e mamma di Emilio (Mr. Excellent) e Adele (Queen Maya). Papà Ettore ama il calcio ed è lì giusto per far presenza. Il wrestling non è per lui. Mamma Mina è quella che ha amato questo sport dagli esordi, quando ancora si chiamava Catch e lo presentava Dan Peterson. Gran bella persona, Mamma Mina! Anche se non ci eravamo mai conosciute di persona, appena rotto il ghiaccio non si fa pregare per raccontarci un sacco di cose. Praticamente è stata lei a fare in modo che anche i suoi figli si innamorassero del ring, così non ha avuto nulla da ridire quando si è accorta che i ragazzi avevano intenzione di fare sul serio. Dal 2000 in poi non li ha fermati più nessuno: Emilio ha fondato la ICW, e da lì in poi è storia. Il suo unico rammarico, dice Mamma Mina, è che Mr. Excellent abbia abbandonato gli studi quando ormai era al quarto anno di medicina, mentre Adele è riuscita a laurearsi in filosofia con successo. Da mamme a mamme, certo, dispiace… un peccato… ma possiamo consolarla facendole notare che di laureati in medicina, in Italia ce ne sono anche troppi, mentre di campioni di wrestling ce ne sono troppo pochi. Come saprete, Queen Maya ha due deliziose gemelline di quasi tre anni. Beh, non ci crederete, ma Mamma Mina ci racconta che Mr. Excellent le sta già mettendo sotto a imparare i fondamentali e le prime mosse di base! Se buon sangue non mente, tra una dozzina d’anni ce le ritroveremo sul ring nel più agguerrito tag team femminile che si sia mai visto sul pianeta. Le bimbe, ci racconta, amano far la lotta tra loro e imparano ad una velocità pazzesca. Peccato che l’altra nonna inorridisca e si disperi pensando che possano farsi male.

Nella foto, in lato: Erika Corvo con Emilio Bernocchi, Mr. Exxcellent
Nella foto, in alto: Erika Corvo con Emilio Bernocchi, Mr. Excellent

Inizia lo show delle 15. La Royal Rumble conta venti partecipanti e dura quarantacinque minuti. Segnaliamo la straordinaria resistenza di Mirco Mori, primo a salire e ultimo ad essere eliminato. Vince Nemesi che si guadagna il diritto, nello show delle 17, di sfidare Alessandro Corleone per il titolo italiano. Eccoli qua, gli atleti del main event: Fabio Ferrari versus Corvo Bianco. Bel match: intenso, movimentato, dinamico e veloce. Una bella catenella di hiptoss, armdrag, dropkick, head scissor e una bella vittoria del Corvo tramite small package. Ma il pubblico è inerte. Certo, la grande maggioranza è qui per il Cartoomics, e non per il wrestling. Guardano, sono curiosi, magari si divertono anche, ma non sono veri tifosi o appassionati. Non applaudono quasi mai, non incitano, non urlano, non tifano… questi non li scuoti nemmeno con l’elettroshock. Non possiamo dire che “sembrano” tanti zombie perché qua sono davvero conciati come morti viventi, essendo il Cartoomics la situazione ideale per questo genere di travestimenti. Ma non è poi un dramma. Anzi: Emilio ci racconta che in questi mesi è stato contattato parecchie volte da parte di persone che hanno assistito allo show dell’anno scorso. Lì per lì non sembravano entusiasti, ma poi sono venuti ad assistere ad altri spettacoli, hanno prenotato i biglietti, si sono rivisti parecchie volte attorno al ring ICW. Questi eventi, dice Emilio, hanno un sacco di potenziale! Servono proprio ad attrarre persone che, il wrestling, non l’hanno mai seguito. Magari oggi danno un’occhiata distratta e se ne vanno, magari non sembrano entusiasti, ma alla fine qualcuno diventa un vero fan. E allora, viva gli zombie!

nella foto, in alto: Per fortuna al Cartoomics non c'erano solo zombie
Nella foto, in alto: per fortuna al Cartoomics non c’erano solo zombie

Nonostante il “lato B” di Fabio Ferrari sia uno spettacolo della natura degno del paginone centrale di Playboy e una delle rare prove dell’esistenza di Dio, gli facciamo notare che ogni volta che ci capita di assistere ad un suo match lo vediamo esibito. “Sei bellissimo”, gli dice Erika Corvo. “Sei grande, grosso, forte e ben fisicato, sai combattere bene… che bisogno hai di farti smutandare ogni volta?” “In effetti”, risponde Fabio, “hanno notato in parecchi che questa gag è ormai inflazionata, vista e rivista. Meglio ridurla al minimo”. Da una parte, ottima decisione. Dall’altra… peccato. Voi, il suo “lato B”, non lo vedrete più. Noi, racconteremo ai nostri nipoti di averlo visto.

Nella foto, in alto: il bellissimo e fisicato Fabio Ferrari
Nella foto, in alto: il bellissimo e fisicato Fabio Ferrari

Ora attendiamo l’ultimo spettacolo, quello delle 17. Akira prova svariate acrobazie con l’inseparabile Gravity. Emilio spiega qualche mossa particolare. Talvolta interviene nella dimostrazione pratica il Maestro Manuel Majoli (grandissimo), e parecchia gente si ferma a guardare. Evidentemente la loro abilità tecnica attira quanto e più di un match, e chi osserva si rende conto di cosa e quanto ci voglia per imparare ad eseguire alla perfezione ogni singola mossa. Uno spettacolo nello spettacolo. Abbiamo sempre sostenuto che quello che accade al di fuori di uno show è valido quanto lo spettacolo stesso, se non di più.

Nella foto, in alto: il Maestro Manuel Majoli in copmpagnia di Erika Corvo
Nella foto, in alto: il Maestro Manuel Majoli in copmpagnia di Erika Corvo

Si riparte con un match a cinque, sei, sette o otto stelle: con grande rullar di tamburi nelle rispettive entry music e, per graziosissima coincidenza, la colonna sonora di Star Wars, ecco i Wonderkids (Akira e Gravity) versus i Discepoli del Dolore (Psycho Mike e Jester). Fuoco, fiamme e spuma del mare in burrasca. Che meraviglia, ragazzi! Non abbiamo mai nascosto che i Wonderkids siano nella zona più alta della nostra personale Hit Parade, e anche stavolta ci fanno sognare. Bravi, bravi, e ancora bravi! Gravity ne prende un fracco e una sporta e alla fine perde il match dopo essere stato arrotolato e piegato all’indietro con la schiena inarcata fino a fargli toccare la punta dei piedi con la testa. Ma come fa? È un elastico? È Tiramolla? Come ci riesce, ad assumere certe posizioni senza spaccarsi a metà? Notevoli anche Tenacious Dalla versus David Silas. A parte che Dalla ci ricorda troppo Syd Vicious per non amarlo sfacciatamente: questo ragazzo ha una bellissima tecnica e sul ring tiene la scena in modo ottimo. Altri due mach interessanti, Doblone versus Goran il Barbaro e Corleone che batte Nemesi e si tiene la cintura concludono l’evento di oggi. Domani saremo ancora lì per voi. Soprattutto per noi, perché se voi non venite sono cavoli vostri. Noi non ce lo perdiamo di sicuro!

Erika Corvo

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